A cura della Redazione

Maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e lesioni personali aggravate. A Castellammare di Stabia, la Polizia ha tratto in arresto un 41enne, L.A., già sottoposto  alla misura cautelare dell'allontamento dalla casa familiare. Ora l'uomo, su disposizione del GIP del Tribunale di Torre Annunziata, che ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura oplontina, viene tradotto in carcere.

I reati contestatigli sarebbero stati commessi ad aprile scorso nei confronti della sua ex convivente.

Le indagini, coordinate dalla Procura torrese e svolte dagli agenti del Commissariato stabiese, hanno appurato che l'indagato, abituale assuntore di droghe, avrebbe reiteratamente usato violenza contro la donna, vessata da continue richieste di denaro e minacciata anche di morte in più occasioni. Fattispecie che avevano ormai generato nella vittima un forte stato di disagio morale e psichico, tanto da renderle la vita impossibile. Gli atteggiamenti dell'uomo sono poi sfociati anche in aggressioni fisiche che avevano reso necessari plurimi interventi delle forze dell'ordine presso l'abitazione in cui i due vivevano, nonostante fossero legalmente separati.

Le violenze, avvenute anche dinanzi ai figli minorenni, sono culminate il 27 aprile scorso con un'aggressione fisica attuata con una stampella, con la donna che è stata colpita in più parti del corpo, e con l'utilizzo di acqua e candeggina che l'uomo le ha versato addosso. Proprio dopo questo episodio, l'indagato era stato sottoposto alla misura cautelare dell'allontanamento dall'abitazione

Nonostante questo, però, il 10 giugno scorso avrebbe dapprima tentato di entrare nell'appartamento della donna e poi si sarebbe portato sul tetto della palazzina in cui risiedeva, recidendo i cavi di collegamento internet e minacciando la ex, dicendo che non l'avrebbe lasciata in pace e che l'avrebbe uccisa, e che lui non temeva il carcere. 

Quest'ultima aggressione ha portato la Procura a richiedere l'inasprimento della misura cautelare, con l'uomo che è stato così condotto a Poggioreale. Scongiurando in tal modo il verificarsi di ulteriori atti violenti che avrebbero potuto avere anche conseguenze ancor più gravi per la vittima.