A cura della Redazione

Ancora anziani truffati in penisola sorrentina. I carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno tradotto ai domiciliari, con l'ìapplicazione del braccialetto elettronico, su disposizione del GIP presso il tribunale di Torre Annunziata, un 30enne di Napoli.

Due le donne, ottuagenarie, nei confronti delle quali l'indagato - stando alle indagini coordinate dalla Procura oplontina - avrebbe attuato i raggiri, in concorso con altri complici ancora da identificare.

I fatti risalgono al maggio scorso. Nel primo caso, era il 5 maggio, la vittima era stata indotta a credere che, per non far perdere al nipote un anticipo già corrisposto, avrebbe dovuto sborsare 6.800 euro. In una telefonata, poi, l'interlocutore, fingendosi il congiunto dell'anziana, confermava la necessità del pagamento. Il raggiro diventava poi "completo" con il finto corriere che si presentava a casa della donna e si faceva consegnare 500 euro e diversi monili in oro, dal valore di circa 40mila euro.

Il 13 maggio, invece, la seconda vittima era stata contattata affinché elargisse 6mila euro per pagare una fantomatica multa al figlio. In questa circostanza, l'interlocutore, telefondandole, si era spacciato prima per il direttore delle Poste e poi per lo stesso figlio. Arrivava il finto corriere che intascava dalla donna 900 euro e gioielli, tra cui la fede nuziale, dal valore non quantificato.

Attraverso le testimonianze raccolte, la visione dei filmati della videosorveglianza pubblica e privata, l'analisi dei tabulati telefonici, i carabinieri sono riusciti ad identificare l'arrestato. L'uomo era giunto in costiera con un monopattino elettrico e con i mezzi pubblici, per non farsi identificare al suo ingresso nelle città della penisola sorrentina, dove sono attivi strumenti di controllo di targhe di veicoli e motocicli.