A cura della Redazione

Una meritata e agognata vacanza che si trasforma in una vera e propria "odissea". E' la vicissitudine occorsa a due coppie di amici di Gragnano e Lettere, che lo scorso 14 ottobre hanno preso un volo da Capodichino destinazione Sharm el Sheikh in Egitto, su vettore della compagnia Air Cairo.

In una lettera (firmata) inviataci, i quattro, due uomini e due donne, denunciano le peripezie che hanno dovuto affrontare per raggiungere la tanto desiderata meta. 

"All’aeroporto di Napoli, in modo scandaloso, ci hanno fatto attendere il volo senza assistenza né informazioni - scrivono -. Dapprima ci hanno fatto imbarcare e poi scendere nuovamente dopo un’ora e mezza, per poi reimbarcare e partire con oltre 3 ore e mezza di ritardo sull’orario previsto del decollo. L’aeromobile era stracolmo e solo alla fine il comandante ci ha detto di un problema tecnico. Arrivavano messaggi vocali in arabo senza alcuna traduzione in italiano benché tutti i passeggeri fossero di nazionalità italiana".

Arrivati a Sharm, finalmente, "non ci è stato offerto alcun ristoro né spiegazioni. Non ci aspettavamo da una Compagnia aerea, a nostro sentire affidabile, un tale comportamento ed una tale odissea. Ci siamo affidati all’avv. Massimiliano Alosco del Foro di Pompei per richiedere il risarcimento di tutti i danni ed avviare una probabile class action - proseguono i quattro viaggiatori -. Non è tollerabile un tale trattamento che non tenga conto dei diritti dei passeggeri".

E così, una vacanza da sogno si trasforma in un... incubo.

Ora, i quattro amici attendono di essere risarciti, come prevede il regolamento europeo del settore. "Difatti, però - evidenziano ancora - la mancanza di una sede legale in Italia della Compagnia rende più difficile ottenere quanto è di nostro diritto. Terremo informato l’ENAC (l'Ente nazionale per l'aviazione civile, ndr) che è l'autorità che monitora i voli e l'applicazione delle leggi nel settore aereo. Sono ormai tanti i disagi che colpiscono, in questi giorni di partenze con il turismo di nuovo finalmente tornato in auge, i viaggiatori totalmente ignari dei loro diritti di passeggeri. Non è giusto che si rovinino le vacanze così tanto attese", concludono.