A cura della Redazione
Michele Genovese considera il progetto politico promosso da E-laboriamopompei, di cui è parte integrante, l’unica proposta seria in città in grado di dar vita ad un nuovo ciclo amministrativo capace di rilanciare Pompei. «I risultati dell’amministrazione D’Alessio sono sotto gli occhi di tutti - spiega Genovese -, lascia una città allo stremo delle sue forze. Rimediare ai suoi errori ed alle sue inefficienze non sarà facile ma è una sfida che dobbiamo accettare perché Pompei necessita di uno slancio, oserei dire vitale, per risalire la china e cominciare un percorso di rinascita. Ho vissuto questo quinquennio all’interno del consiglio comunale svolgendo fino in fondo il mio ruolo. Non mi sono mai fossilizzato su un’azione di opposizione sterile e perennemente ostativa, ho sempre cercato un dialogo e laddove ritenevo giuste le proposte della maggioranza non ho negato il mio sostegno. A mio avviso - prosegue - il decennio d´alessiano può considerarsi definitivamente concluso. Se alcuni consiglieri comunali di maggioranza hanno impiegato troppo tempo per bocciare la sua azione amministrativa e sfiduciarlo, la città lo ha fatto molto prima. Assistiamo ad un tentativo da parte dell´ex sindaco di riciclarsi dietro volti nuovi ma ho l’impressione che lo stia facendo più per onorare vecchi impegni politici che per vera convinzione. Il suo candidato sindaco ha ufficializzato la sua coalizione e balza agli occhi di tutti la sua debolezza sia nelle proposte sia in chi lo sostiene. Questo progetto politico non ha futuro e D’Alessio con esso. Partecipando attivamente al percorso di Elaboriamopompei, tutti noi siamo chiamati a dare un forte e chiaro contributo affinché la nostra vittoria costituisca una cesura con l’amministrazione uscente. Mi sto impegnando nel coinvolgere persone rappresentative delle varie realtà sociali che si cimenteranno per la prima volta in una competizione elettorale in prima persona. Credo che un lavoro portato avanti, spalla a spalla, tra volti nuovi e chi ha già vissuto esperienze istituzionali sia il vero percorso innovativo da intraprendere. Tutto il resto son banali strumentalizzazioni”. comunicato