A cura della Redazione

La Madonna del Rosario ha fatto oggi (28 aprile) il suo ingresso ufficiale negli Scavi archeologici di Pompei nella mostra “Per grazia ricevuta”, allestita al secondo piano dell’Antiquarium, dopo poco più di 80 anni da quando Bartolo Longo ha fatto della sua devozione il motivo della costruzione di un Santuario che si è distinto nell’impegno sociale contro l’emarginazione. Esemplare il convitto per i figli dei carcerati.

La considerazione è di Giuseppe Lepore, presidente del centro europeo turismo e cultura che ha presieduto l’inaugurazione dell'Antiquarium, riaperto dopo 36 anni, parlando dopo il soprintendente archeologo Massimo Osanna, che ha messo in rilievo il frutto del contributo sinergico dei suoi collaboratori. Presenti anche il direttore generale del Grande Progetto Pompei, Generale Luigi Curatoli, e l’Arcivescovo Tommaso Caputo, che ha sottolineato l’importanza che riveste la mostra nell’anno del Giubileo della Misericordia.

La riapertura dell’Antiquarium sito all’ingresso di Porta Marina negli scavi di Pompei, arriva a 36 anni dalla sua chiusura a causa dei danni causati dal terremoto. Lo spazio fu realizzato da Giuseppe Fiorelli nel 1870 ed è stato aperto e chiuso per vicende alterne legate agli agenti naturali ma anche alla politica.

L’evento è significativo perché dota il monumento di un punto d’incontro attrezzato anche se non appare in partenza sufficiente a contenere l’afflusso dei turisti (10 mila al giorno nella stagione buona). All’interno dell’Antiquarium hanno trovato posto innovativi allestimenti multimediali mentre altri spazi sono stati dedicati alle mostre di reperti e ad un nuovo e moderno bookshop.

Nelle aree riservate alle mostre, sono visitabili l'esposizione permanente "Sacra Pompeiana" dedicata ai luoghi di culto della Pompei pre-romana, e la mostra temporanea "Per grazia ricevuta. La devozione religiosa a Pompei antica e moderna", che resterà aperta fino al 27 novembre 2016.  La mostra approfondisce il tema del rapporto tra l'uomo e il divino. Un excursus dal mondo antico pagano a quello cristiano che permette, nel raffronto, di osservare diversità e similitudini tra i reperti provenienti dagli scavi di origine romana e dal santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario di Pompei.

Il percorso espositivo dell'Antiquarium prosegue nella vicina Villa Imperiale, anch’essa riaperta per l’occasione ed allestita con ricostruzioni di ambienti domestici dell'antica Pompei. Ora, dopo i restauri e le mostre, gli eventi e le iniziative di valorizzazione, bisogna che il Ministero dei Beni Culturali inauguri una terza fase per gli Scavi di Pompei che preveda un’adeguata assunzione di personale di sorveglianza.

Difatti già c’è fermento tra gli operatori turistici: ”Che senso ha riaprire le domus se poi manca il personale per farle visitare ai turisti?”. Si chiedono molti che paventano il contingentamento degli orari d’ingresso negli Scavi di Pompei e la rotazione di visita delle domus.

Twitter@MarioCardone2

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