A cura della Redazione

E' appena terminata la celebrazione del novantesimo anniversario della morte di Bartolo Longo, proclamato beato, che la Chiesa di Pompei annuncia la conclusione (per giovedì 13 ottobre) dell’inchiesta diocesana del Processo di Beatificazione e di Canonizzazione di Francesco Saverio Toppi, che è stato arcivescovo della città mariana dal 1990 al 2001.

Sono due personaggi che i pompeiani vogliono Santi. Due uomini estremamente diversi. Bartolo Longo è stato un innovatore delle opere sociali ed imprenditore illuminato nella costruzione della Pompei nmoderna in concomitanza con quella archeologica.

Francesco Saverio Toppi è stato un vescovo asceta propenso più alla preghiera ed alla predicazione che alla gestione concreta della Chiesa di Pompei, che affidava volentieri nelle mani di suoi collaboratori.

Il Processo di Beatificazione del Servo di Dio Saverio Toppi ha avuto inizio nell’aprile 2014, continuerà il suo corso a Roma, presso la Congregazione delle Cause dei Santi. La sessione di chiusura si terrà alle 17.30 nella Basilica mariana, nella cui Cripta sono custodite le spoglie dell’indimenticato Prelato cappuccino che lasciò scritto nelle sue volontà testamentarie di voler «fare da piedistallo sotterraneo al trono di Maria».

La sessione di chiusura si svolgerà nel ventiseiesimo anniversario della nomina di Monsignor Toppi ad Arcivescovo Prelato e Delegato Pontificio del Santuario di Pompei.

Nato a Brusciano, in provincia si Napoli, il 26 giugno 1925, Francesco Saverio Toppi fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948. Da allora in poi iniziò il suo impegno nell’Ordine dei Frati Cappuccini che lo portò ad impegnative responsabilità fino alla nomina di Provinciale dei Cappuccini di Palermo. Ricoprirà per sei anni quell'incarico. Nel 1976 venne eletto Definitore Generale dell’Ordine dei Cappuccini. Nell’agosto del 1983 fu nominato Superiore di Nola e Maestro dei Chierici, divenendo punto di riferimento ecclesiale della Diocesi di Nola. Fu poi nominato Delegato Pontificio del Santuario e Arcivescovo Prelato di Pompei da Papa Giovanni Paolo II, il 13 ottobre 1990. Il suo servizio pastorale nella città mariana durò fino al 7 aprile 2001. Trascorse ancora 2 anni  a Pompei come vescovo emerito.

Alla fine si trasferì presso il convento dei Frati Cappuccini a Nola, dove si è spento il 2 aprile 2007. Intensa la lettera indirizzata  alla comunità ecclesiale dell’Arcivescovo Tommaso Caputo in cui Francesco Saverio Toppi viene definito «uomo di intensa vita di preghiera costruttore di unità, “piccolo” testimone coraggioso del Vangelo della Carità di Dio, Pastore instancabile della Chiesa di Pompei. Vero figlio del Poverello di Assisi, ha camminato come un bambino sotto lo sguardo di Dio, facendosi prendere per mano da Maria, la Madre del Signore, da lui teneramente amata».

Ad introdurre la Sessione sarà proprio Mons. Caputo. Seguiranno i saluti del Provinciale dei Cappuccini, padre Leonardo Franzese, del Postulatore, padre Carlo Calloni, e del Vicepostulatore, padre Massimiliano Noviello. Sarà presente il Giudice Delegato del Tribunale istituito per questa causa, monsignor Erasmo Napolitano.

twitter: @MarioCardone2  

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook