A cura della Redazione

“Come si può spiegare la fine atroce per un ragazzo di venti anni?”. Il parroco della chiesa di San Giuseppe a Pompei, dove ieri pomeriggio (22 ottobre) si è svolto il funerale di Fabiano Mazzetti, ha ricordato il Mistero della Croce di Cristo cominciato con l’annuncio dell’Angelo alla Madonna di una maternità che era destinata ad un immenso dolore.

Un’interminabile colonna silenziosa è sfilata davanti al bianco feretro del povero ragazzo morto a causa di un incidente sul lavoro avvenuto nell'azienda conserviera in cui era lavorava. Soprattutto erano moltissimi i suoi coetanei. Sui social la notizia della sua terribile disgrazia è diventata virale per tutto il territorio vesuviano-sarnese. Commoventi gli addii. Tante le parole di consolazione rivolte ai parenti ed alla fidanzatina di Fabiano. Tutti i pompeiani hanno sentito l’esigenza di porgere il saluto ad un caro membro della loro comunità finito per una morte ingiusta, al di là di ogni spiegazione che daranno i periti del tribunale di Nocera Inferiore sul perché e sul come è stato possibile che il corpo del ragazzo sia stato schiacciato dalla pressa dello stabilimento conserviero dove lavorava.

Molti amici hanno cercato di consolare i genitori con qualche parola affettuosa: il padre Vincenzo, stimato gestore dell’edicola del quartiere di via Aldo Moro, e la madre Marilù, segretaria di scuola. Fabiano lascia inconsolabili anche la sorella maggiore Ludovica ed il gemello Riccardo.

Straziata, tra le lacrime, la fidanzatina di Fabiano, Ines, a cui tutti i giovani porgevano conforto. Fuori dalla chiesa un drappo bianco su cui era scritto: “Chi lascia questa terra non muore mai se vive nel ricordo degli amici”.

Dopo la cerimonia la salma di Fabiano è stata cremata. “Tu sei polvere e polvere ritornerai”. La famiglia ora dovrà cercare di elaborare un difficile lutto mentre coltiva la determinazione di ottenere, da chi di dovere, la spiegazione autentica della morte bianca di un giovane caduto  mentre svolgeva con impegno il suo compito per guadagnarsi il pane quotidiano.  

twitter: @MarioCardone2  

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