A cura della Redazione

Era l’8 dicembre 1971 quando l’allora Arcivescovo Prelato, Monsignor Aurelio Signora, pose la prima pietra della Parrocchia “Maria Santissima Immacolata Concezione”, situata a nord-est della città di Pompei. A ricordo di quell’evento storico, alle 18.30 di mercoledì 8 dicembre, l’Arcivescovo Tommaso Caputo presiederà la Santa Messa alla quale parteciperà la vivace comunità parrocchiale, in festa, con il proprio parroco Don Sebastiano Bifulco, per l’importante anniversario e per la propria Patrona. Il Presule, al termine della celebrazione durante la quale sarà aperta la Porta Santa, impartirà la benedizione papale.

Ma non è l’unico segno di attenzione di Papa Francesco per la parrocchia pompeiana. L’8 novembre scorso, la Penitenzieria Apostolica, ha approvato un decreto attraverso il quale ha concesso «il dono dell’indulgenza plenaria dal giorno 8 dicembre 2021 fino al giorno 8 dicembre 2022 da acquistare sotto le seguenti condizioni: Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e Preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice». L’indulgenza sarà concessa «a tutti quei fedeli che veramente pentiti, visitino la Chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione in Pompei e ivi partecipino devotamente alle celebrazioni giubilari». Si precisa nel documento, firmato dal Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, e dal Reggente della Penitenzieria, Monsignor Krzysztof Jozef Nykiel, che anche chi è impedito da vecchiaia, malattia o altro grave motivo potrà ottenere l’indulgenza alle stesse tre condizioni e unendosi spiritualmente alle celebrazioni del cinquantesimo.

La parrocchia, il cui attuale territorio fino ad allora rientrava in quello della Parrocchia del Santissimo Salvatore, fu costituita da Monsignor Signora nello stesso giorno della posa della prima pietra. Tra le strade comprese nell’ambito della giurisdizione rientra anche Via Arpaia dove, nell’ottobre 1872, il Beato Bartolo Longo, giunto per la prima volta nell’allora Valle, sentì un’ispirazione interiore: «Se propaghi il Rosario, sarai salvo!». Quella “chiamata” lo porterà a diventare Apostolo del Rosario e della Carità, costruendo il Santuario di Pompei e le Opere sociali.

Prima della costituzione della Parrocchia, lo stabile dove ora sorge il sacro edificio era solo una piccola Cappella curata da Don Luigi Matrone e, in seguito, da Monsignor Raffaele Matrone. Successivamente la cura delle anime fu affidata a Don Raffaele De Leonardis, che diventò il primo parroco. Gli succedette Monsignor Domenico Rinaldi, fino al 2001, quando assunse la carica di Vicario Generale della Diocesi di Pompei. Dopo di lui, Don Nicola Neri, che ha retto la parrocchia fino al 19 settembre 2004 quando la guida della comunità fu assunta da Don Sebastiano Bifulco.