A cura della Redazione

Cinque persone sono state arrestate questa mattina a Torre del Greco dai Carabinieri della Compagnia locale per reati di associazione a delinquere finalizzata alla compravendita di voti.

Non si è fatta attendere la reazione delle forze politiche. Il Partito Democratico, attraverso il segretario metropolitano del Giovani Democratici di Napoli Ilaria Esposito, e Articolo Uno di Torre del Greco, attraverso la segretaria cittadina Anita Sala e il segretario della Federazione napoletana Francesco Dinacci, sono intervenuti duramente contro i fatti incresciosi verificatisi alle amministrative del 2018 a Torre del Greco. 

"Una triste pagina, l’ennesima, dopo le amministrative del 2018 - dichiara Ilaria Esposito -. Sono tre anni che si è aperta un’indagine per voto di scambio in occasione delle scorse elezioni amministrative. Sono tre anni che assistiamo agli effetti di questa indagine che colpiscono diversi componenti di questa amministrazione comunale. Sono trascorsi tre anni, e la nostra città è ancora tra i titoli di cronaca per le implicazioni di una delle più gravi ed immonde pagine che possano verificarsi in una competizione elettorale. Una situazione insostenibile che è come una ferita, che addolora me così come tanti miei concittadini e che spinge tante persone verso l’indifferenza e il rifiuto alla partecipazione alla vita attiva della nostra comunità. Non è possibile restare in silenzio davanti ad uno spettacolo così triste e sciagurato".

"E’ dall’indomani delle elezioni amministrative del 2018 nel comune di Torre del Greco che Articolo Uno - dichiarano Sala e Dinacci di Articolo Uno - ha denunziato l’esistenza di brogli elettorali e compravendita di voti, documentati dalla testata Fanpage e seguiti da più di un’interrogazione parlamentare. Il Tribunale di Torre Annunziata emise già una prima condanna contro alcuni esponenti del ceto politico ed amministrativo di maggioranza e di opposizione l’anno scorso ma stamane nuovamente dai mass media abbiamo appreso che il tribunale ha emesso altri ordini di arresto. Questa città è allo sbando aggravata da problemi di vivibilità irrisolti, ma la questione morale pesa come un macigno. Abbiamo chiesto al Prefetto di mandare una commissione d’accesso al più presto, anche attraverso l’interrogazione  del senatore Sandro Ruotolo del 14 luglio 2020. Ci aspettiamo che anche l’amministrazione comunale batta un colpo perché non si può accettare il silenzio su fatti così gravi anche  da parte di un’esperienza che appare ormai al capolinea".