A cura della Redazione

È da circa cinquant’anni che l’Istituto Nautico Cristoforo Colombo di Torre del Greco è ubicato nell’immobile di proprietà dell’Asl Napoli 3 Sud, in Villa comunale.

Cinquant’anni di storia collettiva, di eventi fluiti nel tempo attraverso alti e bassi, di vicende umane che hanno concorso a dare vita oggi a un patrimonio storico e culturale inestimabile, considerate le numerose vite che hanno attraversato questo tempo e quest’Istituto.

Sono cinquant’anni di vita e di scuola. Di studenti che affollano la Villa in attesa della campanella. Un passaggio continuo e animato di voci, grida e rumori, di progetti e viaggi, di eventi e manifestazioni, concorsi, celebrazioni, convegni e quant’altro scandisce da sempre il ritmo quotidiano di una lunga e impegnativa giornata scolastica.

Quando la dirigente Lucia Cimmino asserisce che l’attuale Istituto Nautico "Cristoforo Colombo" è stato creato con le forze, gli slanci e le mani di quanti, tra alunni, docenti e personale scolastico, l’hanno abitato nel corso di questi anni, è proprio così.

Non è stato affatto facile convertire un presidio sanitario in un ambiente scolastico di apprendimento. Malgrado, infatti, il cambiamento funzionale e le conseguenze materiali derivatene, non si è trattato esclusivamente di un intervento per così dire ‘fisico’, bensì di una vera e propria riconversione espressiva. La sfida, infatti, è stata quella di trasformare un’area ospedaliera in un nuovo spazio di azione; uno spazio educativo, formativo e operativo allo stesso tempo. Un luogo di incontro e di dialogo, di conoscenza e di competenze professionali.

Una sorta di ‘rigenerazione’ culturale e sociale che ha fatto bene all’intera comunità.

Tutto, dentro e fuori, parla di Lui… del nostro mare. A cominciare dagli stravaganti fondali marini che decorano le mura esterne e interne della scuola… le onde azzurre dei murales, l’antenna del radiogoniometro in cima all’edificio, la rosa dei venti sul portone principale, le maestose ancore all’ingresso, il laboratorio di macchine e il profumo dei vecchi motori, il nuovissimo simulatore di navigazione.

Purtroppo, la realtà storica dell’Istituto Nautico Colombo è attualmente minacciata da una sentenza di sfratto esecutivo da parte dell’Asl, che chiede la restituzione dell’immobile entro trenta giorni. Si tratta di un arco di tempo troppo breve, considerato che non è stata ancora assegnata un’altra sede capace di accogliere l’intero complesso scolastico.

Due anni fa, dopo una serie di riunioni tra l’Asl Napoli 3 Sud, il Comune di Torre del Greco e Città Metropolitana di Napoli, la palazzina ‘G’ degli ex Molini Meridionali Marzoli fu individuata come l’immobile da riutilizzare per la nuova sede della Scuola; pertanto, fu subito avviato un lavoro di progettazione che prevedesse il recupero dell’edificio. Da allora, però, non si è avuto il prosieguo da tutti atteso, motivo per il quale, oggi, lo stato delle cose è quanto raccontato dagli avvenimenti degli ultimi giorni. Gli studenti dell’Istituto Cristoforo Colombo hanno dato vita, in maniera pacifica, a un corteo di protesta per difendere quanto di più prezioso esista per loro adesso: il diritto allo studio. Sono scesi in piazza a manifestare tutto il loro malessere per la situazione attuale; hanno gridato forte la loro delusione, ma hanno anche espresso con determinazione le loro ragioni e le speranze che ancora nutrono per una favorevole risoluzione del problema.

È triste constatare come i tempi della politica siano diversi da quelli della vita reale di tutti i giorni e, soprattutto, quanto essi siano lunghi, troppo lunghi, rispetto al concreto soddisfacimento dei bisogni essenziali della cittadinanza. In situazioni come queste, più che mai, si avverte a malincuore la distanza tra le Istituzioni e i cittadini, tra governanti e governati, stanchi, quest’ultimi, di diritti trascurati e di chiacchiere mascherate da promesse. 

Porsi in continuo e attento ascolto delle persone da parte di chi svolge un ruolo istituzionale, entrare in dialogo con loro per comprenderne i problemi, le difficoltà e le richieste, è fondamentale in ogni società civile. Ed è quanto oggi viene reclamato a pieno diritto dall’Istituto nautico Cristoforo Colombo di Torre del Greco.

Non è più tempo di passare da un rinvio all’altro di ipotesi e decisioni. Di mezzo ci sono le aspettative e il futuro di centinaia di studenti, di famiglie e docenti che credono nel loro lavoro educativo.

La situazione di emergenza venutasi a creare richiede, infatti, la giusta attenzione; richiede estrema sensibilità da parte delle istituzioni competenti.

È tempo di intervenire rapidamente e dare una risposta.

È il momento di fare una riflessione matura e trovare la giusta soluzione.

È esattamente questo il momento.

LOREDANA TRISANTE