A cura della Redazione

Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di ieri a Torre del Greco, ai piedi del Parco Nazionale del Vesuvio.

Le fiamme sono divampate nella zona di Cappella Bianchini. L'area, caratterizzata per lo più da vegetazione e sterpaglie, è spesso teatro di sversamenti abusivi di rifiuti, anche speciali e per questo la loro combustione è altamente pericolosa. Basta poco, dunque, per innescare le fiamme e far bruciare materiale che può irradiare anche fumi tossici, come copertoni di pneumatici e materiale bituminoso. A questo si aggiunge il vento che in questi giorni sta sferzando il territorio, alimentando così il rogo e facendolo estendere fino a ridosso delle abitazioni.

Un intenso fumo nero si è levato in aria, rendendola irrespirabile per i residenti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la Protezione Civile regionale, che ha supportato da terra le operazioni di spegnimento, oltre a personale della SMA Campania e delle associazioni ambientaliste di volontariato cittadine. Arrivato anche un elicottero spargi-acqua.

Non si esclude che il rogo sia stato doloso.

Stamattina sta operando anche un Canadair nella zona. 

«Dopo essere andate avanti ininterrottamente tutta la notte, proseguono ora con l'ausilio di un Canadair e di un elicottero le operazioni di spegnimento dei fronti di più incendi partiti nel tardo pomeriggio di ieri - ha spiegato il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella -. Non è questo il momento di lanciare accuse e cercare colpevoli, ma certo quanto accaduto è di una gravità inaudita. Sento di ringraziare le tante persone in campo (Dos, protezione civile regionale, Sma, vigili del fuoco, forze dell'ordine ordine, polizia municipale) che insieme ai volontari delle associazioni locali - ai quali va un particolare ringraziamento anche per avere prestato assistenza ai residenti delle zone interessate - hanno tutti profuso il massimo sforzo per circoscrivere prima e spegnere poi le fiamme. Sul posto sono intervenuti anche l'assessore alla protezione civile Antonio Ramondo e le autorità regionali, con i quali siamo tutt'ora in contatto per conoscere l'evoluzione della situazione».

In basso, il video pubblicato sulla pagina Facebook della lista civica Per il Rilancio