A cura della Redazione

Abbiamo appreso con stupore, e purtroppo soltanto attraverso i giornali, di una lettera inviata al ministro dell’istruzione e del merito Valditara, al prefetto di Napoli Di Bari e al direttore dell’ufficio scolastico regionale Acerra, sottoscritta da sei rappresentanti dell’opposizione che, dopo avere convocato e discusso delle problematiche relative alla chiusura del plesso Romano del comprensivo Giampietro-Romano in una sola seduta di commissione, hanno stabilito di affrontare l’argomento ai più alti livelli senza minimamente coinvolgere nella discussione coloro i quali vivranno i disagi: la comunità scolastica guidata dalla dirigente Rosaria Colantuono”.

A sostenerlo è il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, che replica così all’iniziativa di sei consiglieri comunali, che hanno sottoscritto una missiva avente ad oggetto “Richiesta urgente di intervento per evitare l’allocazione di classi scolastiche in container a Torre del Greco”.

“Una lettera piena zeppa di inesattezze e falsità – prosegue il primo cittadino – nella quale non si prendono minimamente in considerazione le difficoltà di una platea composta di 500 ragazzi privata di un immobile, il plesso Romano di via De Curtis, oggetto di verifiche che dovevano essere fatte da anni e che invece solo la nostra amministrazione ha eseguito, su questa come su altre scuole”.

Per il sindaco, “basta un passaggio per capire la totale mancanza di attenzione nei confronti degli interessi della comunità che si è chiamati a guidare da parte dei rappresentanti dell’opposizione. Nella lettera infatti si legge che ‘esiste un complesso scolastico appena ristrutturato, perfettamente agibile e al momento vuoto, che potrebbe accogliere immediatamente gran parte delle classi sfollate’. Pur non citandolo (altra mancanza di rispetto nei confronti di un’altra comunità scolastica), i consiglieri comunali di minoranza si riferiscono chiaramente al plesso Orsi, che dopo dieci anni di chiusura per le inefficienze amministrative dell’amministrazione guidata all’epoca dei fatti dall’allora sindaco Ciro Borriello (oggi firmatario della lettera in qualità di consigliere di opposizione, stesso ruolo ricoperto oggi anche dal suo ex assessore ai lavori pubblici Luigi Mele, del suo ex assessore alla Cultura prima e capo di gabinetto poi Alessandra Tabernacolo e dell’ex consigliere della sua lista civica nel 2014 Luigi Caldarola, i cui nomi compaiono in calce alla lettera indirizzata a ministro, prefetto e direttore dell’ufficio scolastico regionale), quest’anno dovrebbe tornare ad accogliere gli alunni impropriamente privati della struttura, per sostituire la quale sono stati utilizzati più immobili (anche non comunali), con gravissimi disagi per gli studenti, i loro genitori, i docenti e il personale tutto”.

È grave, oltre che falso – prosegue Luigi Mennella – scrivere che la nostra amministrazione ‘ha deciso di allocare ben undici classi in container’ e che gli stessi non garantirebbero ‘il benessere psicofisico degli alunni’. L’amministrazione ha sempre parlato di ‘moduli prefabbricati’, che sono tutt’altra cosa rispetto ai generici ‘container’ citati dall’opposizione. Ma soprattutto, i consiglieri di minoranza dimenticano che questa scelta, comunque tutt’altro che definitiva, è stata presa di concerto con i rappresentanti dell’istituto comprensivo Giampietro-Romano, a cominciare dalla dirigente scolastica Rosaria Colantuono, attraverso una forma di dialogo che ha sempre caratterizzato il lavoro della nostra amministrazione. Non a caso, ancora adesso riscontriamo che tale soluzione è gradito non solo al corpo docente ma anche alla maggioranza dei genitori degli alunni interessati. Tuttavia, sempre nell’ottica di una spesa pubblica che sia la più oculata possibile, stiamo valutando ulteriori soluzioni derivanti dalle disponibilità giunte da alcuni presidi di comprensivi cittadini (dirigenti scolastici che ringraziamo pubblicamente)”.

Del resto – conclude il sindaco di Torre del Greco – abbiamo sempre ribadito, in maniera ufficiale, che il Comune continuerà a lavorare per trovare le soluzioni più idonee per fronteggiare la temporanea chiusura del plesso Romano e lo farà di concerto con la comunità scolastica interessata, tenendo sempre conto del proprio patrimonio immobiliare. A tal fine, anche oggi siamo al lavoro per provare a reperire spazi idonei, con l’obiettivo primario di tutelare il sacrosanto diritto allo studio degli alunni torresi”.