A Torre del Greco prende forma un progetto innovativo a tutela degli animali: il “cane di quartiere”. L’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella, nasce da un’ordinanza che sancisce la collaborazione tra il Comune e l’associazione animalista “Gli angeli randagi del Vesuvio Onlus”, presieduta da Margherita Garofalo.
Il quadro normativo
Il provvedimento si ispira ai principi della legge regionale campana sul randagismo, che riconosce al cane il diritto di essere animale libero, purché non sussistano condizioni di pericolosità per uomini, animali e cose. Compito dei Comuni è disciplinare le condizioni per il riconoscimento dei cani liberi accuditi, favorendo così una convivenza civile tra cittadini e randagi.
Il percorso dei cani di quartiere
L’ordinanza prevede che i cani randagi, individuati in collaborazione con l’associazione, vengano segnalati dalla Polizia Municipale al servizio veterinario della Napoli 3 Sud. Qui saranno sottoposti a:
- cattura e identificazione tramite microchip;
- sterilizzazione chirurgica;
- verifica di idoneità (assenza di precedenti di aggressività, compatibilità con la vita in strada, capacità di sopravvivenza).
Gli animali, dopo aver riportato un tatuaggio indelebile che attesti l’avvenuta sterilizzazione, saranno reimmessi sul territorio comunale, preferibilmente nel punto di prelievo o in zone equivalenti, e registrati ufficialmente come “cani di quartiere”, con relativa scheda clinica.
Cura e accudimento
Il compito di prendersi cura dei cani spetterà all’associazione “Gli angeli randagi del Vesuvio Onlus”, che garantirà attenzioni, alimentazione e monitoraggio sanitario. In questo modo, l’iniziativa punta a ridurre i costi del randagismo per il Comune e al tempo stesso a garantire agli animali condizioni di vita dignitose.
Le parole dell’amministrazione
«Con questo provvedimento – ha dichiarato il sindaco Luigi Mennella – intendiamo garantire tutela agli animali e condizioni di vita dignitose, coinvolgendo cittadini e associazioni. Il riconoscimento dei cani liberi accuditi permetterà anche un risparmio per le casse comunali nella gestione del randagismo».
L’assessore al benessere animale Laura Vitiello ha sottolineato il valore civile del progetto: «Questa ordinanza rappresenta un segnale di civiltà. I cani individuati saranno valutati con attenzione dall’Asl veterinaria e, dopo sterilizzazione e microchippatura, torneranno sul territorio affidati alle cure delle associazioni di volontariato. Ringrazio l’Asl e gli uffici comunali per il prezioso supporto».