A cura della Redazione

"Maglioni” per ordinare stupefacenti su appuntamento: condannati i fattorini della droga. La maxi operazione della Polizia a Torre Annunziata aveva portato all'arresto di 5 persone, tutte condannate con pene che vanno dai 3 anni e mezzo e i 9 anni e mezzo. Lo scorso 5 aprile, nel blitz per arrestare gli spacciatori del gruppo dei “Tittoni”, furono impiegati 70 poliziotti appartenenti al Commissariato torrese, al Reparto Prevenzione Crimine Campania e Reparto Mobile, unità cinofile e antiesplosivo.

La vera e propria holding aveva la sua base nell'ex feudo del clan Gionta, il Quadrilatero delle Carceri, in un palazzo di corso Vittorio Vittorio Emanuele III al civico 117. Sono stati condannati a 9 anni e 4 mesi Antonio Bruno, 27enne già noto alle forze dell'ordine, e Aniello Ino, 22 anni; per Angelo Nasto, 26 anni, ex calciatore delle giovanili del Savoia e attualmente alla Sarnese (formazione di Serie D), già arrestato qualche settimana prima, è arrivata la condanna a 6 anni di reclusione; 5 anni e 8 mesi è la pena inflitta a Raffaele Cirillo, 21 anni; mentre dovrà scontare 3 anni e 4 mesi Carlo Antille, 20enne. I pusher sono tutti di Torre Annunziata e con precedenti alle spalle per droga e altri reati. Assolti, invece, Giuseppe Gessosi, 23enne di Napoli, una sola segnalazione per droga nel suo “curriculum”, e Vincenzo Maresca 21 anni, incensurato: difesi dagli avvocati Ciro Ottobre e Luciano Bonzani, i due sono riusciti ad evitare la condanna.

Durante le indagini, gli investigatori avevano scoperto che lo spaccio di droga era svolto in modo capillare, quasi a domicilio. La droga era custodita sul tetto di un palazzo pericolante ed inaccessibile e veniva prelevata con una canna da pesca modificata - da qui il nome dell'operazione "Pesca velenosa" - alla cui estremità era posto un pendente ricoperto con del nastro adesivo. Dopo aver prelevato la droga con questo stratagemma, i pusher utilizzavano un linguaggio criptato noto a coloro che facevano da broker nella vendita. Così, lo stupefacente veniva indicato con il termine "maglioni" via sms.

Le richieste dei "clienti" erano tante, con centinaia di dosi di cocaina, eroina e canapa indiana sequestrate nel corso delle investigazioni, a tal punto che gli indagati erano costretti a sospendere per un periodo l'approvvigionamento per poi riprendere l'attività. Durante le indagini, i poliziotti hanno documentato oltre trenta episodi di spaccio tra Torre Annunziata e Torre del Greco, con le consegne delle dosi sempre in posti diversi.

Condanne e assoluzioni: Antonio Bruno 9 anni e 4 mesi; Aniello Ino 9 anni e 4 mesi; Angelo Nasto 6 anni; Raffaele Cirillo 5 anni e 8 mesi; Carlo Antille 3 anni e 4 mesi; Vincenzo Maresca assolto; Giuseppe Gessosi assolto.

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