A cura della Redazione

E' «giallo» su una presunta emergenza in mare al largo del porto di Torre Annunziata. Ieri sera, la Capitaneria di Castellammare di Stabia ha attivato l'unità SAR (Search and Rescue) nelle acque antistanti lo scalo marittimo oplontino a seguito delle segnalazioni, fatte da marittimi e pescatori, sull'avvistamento di un razzo rosso di emergenza, segnale di solito lanciato da imbarcazioni in avaria che hanno necessità di essere soccorse. Immediato è scattato l'intervento di una motovedetta che ha iniziato a perlustrare il tratto d'acqua dove avrebbe potuto trovarsi il natante in difficoltà. Al contempo, l'Ufficio Circondariale Marittimo di Torre Annunziata, guidato dal tenente di vascello Vito Limanni, ha monitorato la situazione via terra con il personale dipendente, tentando di individuare persone e imbarcazioni da aiutare.

Perlustrata la zona nei pressi dello scoglio di Rovigliano e località Capo Oncino, con l'unità della Capitaneria stabiese che per due ore ha ripercorso l'area - per ben quattro volte - non riscontrando, tuttavia, la presenza di alcuna imbarcazione con problemi. Nessun avvistamento, né in mare né dalla terraferma.

Il Capitano di Fregata Ivan Savarese, Comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare, rende noto che «l’uso improprio delle segnalazioni di emergenza, oltre che violare le normative vigenti, comporta l’inutile dispendio di risorse economiche, uomini e mezzi dello Stato, a discapito, quindi, di tutta la collettività. Nel caso, infatti, la motovedetta della Guardia Costiera e la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia sono stati impegnati per oltre due ore nell’effettuazione delle ricerche di un ipotetico natante in difficoltà senza che vi fosse una reale necessità, distogliendo le risorse umane e i mezzi nel caso si fosse verificata una reale emergenza».

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