A cura della Redazione

Dodici dirigenti di aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie campane «citati» dalla Corte dei Conti in merito ad un presunto danno erariale pari a circa 5 milioni di euro nei confronti della Regione Campania.

L'indagine condotta dalla Procura regionale dell'organismo di giustizia contabile, sono partite a seguito della rilevazione di alcune spese anomale presenti nei bilanci della Regione. Nonostante l'esistenza di un obbligo di ridurre del 5 per cento la spesa in ottica di spending review, le aziende controllate dalla magistratura contabile - che si è avvalsa delle Fiamme Gialle per le investigazioni - non avrebbero provveduto ad adempiere a tale incombenza, cagionando così un aggravio di spesa per la Regione quantificato in 4.881.378 euro.

Le azienda in questione sono l'Asl di Avellino, quella di Benevento, di Caserta, di Salerno, l'Asl Na 2 Nord, l'Asl Na 3 Sud, l'Azienda Ospedaliera dei Colli, l'A.O.U. ex SUN, l'Istituto Pascale, l'Azienda Ospedaliera Moscati, l'ospedale Rummo, il "Ruggi" di Salerno.

Coinvolti i direttori generali, sanitari, amministrativi pro tempore nonché i referenti responsabili dell'attuazione del DL 95/12.

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