A cura della Redazione

Vittoria morta sul litorale oplontino: domani, martedì 14 giugno, l'autopsia, poi i funerali della piccola di 5 anni. Proseguono intanto le indagini sulla tragedia che ha sconvolto il sabato pomeriggio di Torre Annunziata. La Procura oplontina (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliano Schioppi) ha aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio colposo, per il momento contro ignoti, ed ha fissato l'esame autoptico.

Le indagini sono mirate a ricostruire innanzitutto la tempistica esatta dei fatti: c'è un buco di due ore da riempire minuto per minuto. C'è da comprendere con certezza per quanto tempo la piccola Vittoria è sfuggita alla vigilanza di mamma Mina e dopo quanto tempo si è trovata da sola in mare, senza che in spiaggia nessuno se ne accorgesse. Inizialmente le ricerche si sono concentrate esclusivamente in spiaggia, tra i lidi Risorgimento e Azzurro, lungo il tratto di costa del lungomare oplontino. Solo con l'arrivo dei carabinieri della Stazione di Torre Annunziata sono partite le ricerche organizzate, estese anche in mare con l'ausilio della capitaneria di porto. Vittoria era ormai a 80 metri dalla costa, quasi in mare aperto e i soccorsi per lei sono risultati vani.

Il ricordo della scuola per la piccola Vittoria

La Scuola dell'Infanzia del II Circolo Didattico "Giancarlo Siani" di Torre Annunziata chiusa per lutto. Questa mattina, nessuna campanella ha suonato per i piccoli alunni. Troppo grande il dolore per la tragica (e assurda) morte della piccola Vittoria, 5 anni, che frequentava proprio l'Istituto di via Tagliamonte. La dirigente Lucia Massimo ha disposto lo stop alle attività didattiche, con le bandiere listate a lutto.

All'esterno della struttura, sono stati collocati fiori, messaggi di cordoglio e di ricordo, palloncini e peluche. Poi un manifesto con su scritto: Il mare ti ha voluto portar via, donando al cielo una stella… la più bella, la più lucente. Ciao piccola Vittoria resterai per sempre nei nostri cuori”.

Una vicenda che ha destato tanta emozione e commozione nell’intera comunità torrese, ancora scossa per quanto accaduto in quel maledetto sabato 11 giugno, e per la quale il silenzio sembra essere l'unica forma di rispetto e vicinanza alla famiglia..