Molti lettori forse ricorderanno il mio articolo sul libro “Pasta. Il primo d’Italia”, perché cita oltre settanta mulini e pastifici di Torre Annunziata! L’autore è Valerio Bigano, docente dell’Accademia di Belle Arti di Verona, appassionato conoscitore di Arte Bianca e di “Storie, immagini, curiosità sui pastifici del nostro Paese dalla metà del Settecento al 1951”, come è scritto nel sottotitolo di questa voluminosa opera di 258 pagine. Di cui molte dedicate alla nostra città e a famosi pastifici come quello di Voiello, Ciniglio, Malacario, Di Nola, Fabbrocino, Gallo, De Laurentiis e Setaro, quest’ultimo oramai l’unico presente a Torre Annunziata.

Ma perché ne parliamo di nuovo? Semplicemente perché si è classificato al primo posto, nella sezione giornalismo, del premio “Fondazione Vincenzo Agnesi”. Una grande soddisfazione innanzitutto per lo scrittore Valerio Bigano, ma anche per noi Torresi che nel libro facciamo “la parte del leone”. Nel senso che il numero dei nostri opifici descritti è addirittura superiore alla stessa Gragnano, citata per circa 40 unità.

È solo un “amarcord”, è vero, perché oramai l’Arte Bianca è un ricordo nostalgico del nostro glorioso passato, ma vederci citati è comunque motivo di gratificazione e di orgoglio.