A cura di Anna Casale

Il Capitano Mariani non si smentisce mai.

“Requiem sull’ottava nota” (Avagliano Editore), che racconta la seconda inchiesta del detective dell’Arma, è entrato di prepotenza fra i cinque finalisti del Premio Mysstery, che vedeva in lizza i venti migliori gialli del panorama letterario italiano.

Tutti erano stati protagonisti nell’ultimo anno di eventi dal vivo presso la libreria IoCiSto.

Il romanzo del giornalista Giovanni Taranto, è stato tra i più votati fra quelli candidati al premio organizzato da quest’ultima nell’ambito del Festival del Giallo Città di Napoli.

Numerosissime le preferenze arrivate dall’intera Penisola per il giallo del “nerista” di Torre Annunziata, sia via mail che tramite whatsapp, con sms e nell’urna che era stata posta nella libreria del Vomero. Ai voti era stato poi relazionato anche il dato delle vendite. “Requiem sull’ottava nota”, così, è stato proiettato frai magnifici cinque”.

“Lo diciamo spesso – hanno commentato gli organizzatori - essere nella cinquina è il premio, quindi ai cinque autori un meritatissimo ‘Bravi’!”

E mentre già si vocifera dell’arrivo in libreria di un possibile terzo capitolo delle indagini del Capitano Mariani, la parola passa alla giuria di dieci esperti scelti dall’organizzazione del premio. Saranno loro a dover leggere i gialli della cinquina. Il vincitore del Secondo Premio Mysstery, decretato dai loro voti, sarà proclamato la sera del 26 maggio all’Institut francais Grenoble di Napoli, nell’ambito di una delle serate clou della seconda edizione del Festival del Giallo Città di Napoli, in calendario dal 25 al 28 maggio.

Anche in quell’occasione il Capitano della Benemerita creato dal giornalista torrese sarà fra i protagonisti di uno dei panel più importanti della rassegna. Del resto Mariani pare essere di casa in quello che nel mondo del giallo viene scherzosamente chiamato “’o Festivall”: già nella prima edizione, il Capitano protagonista dei romanzi di Giovanni Taranto era stato presente, con la presentazione del primo giallo della saga, “La fiamma spezzata” (Avagliano Editore).

“Requiem sull’ottava nota” sarà ora anche tra le opere di punta che la Avagliano porterà a Torino dal 18 al 22 maggio nell’ambito della trentacinquesima edizione del Salone internazionale del libro.

Dalla prima all’ultima scena - sembra quasi una sceneggiatura -  il romanzo proietta il lettore nel crudo universo dei clan della mafia alle falde del Vesuvio, senza rinunciare a sentimento e humor. Al centro della storia una faida fra cosche e il reclutamento dei minorenni. Con, in più, un giallo nel giallo: Mariani riceve “pizzini” anonimi inizialmente incomprensibili. Sembrano voler indicare ai Carabinieri i responsabili di estorsioni, traffici di stupefacenti, boss e killer delle cosche in guerra. Chi c’è dietro quelle soffiate? Qual è il suo vero interesse? Dice la verità o vuole depistare? Al Capitano Mariani l’onere di decifrare le criptiche informazioni e trovare prove concrete che le confermino.

Ma sarebbe un grave errore immaginare che si tratti dell’ennesima rappresentazione scontata della camorra. Nelle pagine di Taranto si respira l’atmosfera della “vera verità” sul mondo delle mafie vesuviane, che l’autore ha imparato a conoscere in quarant’anni sul campo come giornalista specializzato in cronaca nera e giudiziaria.