A cura di Luisa Raia

Serata di cultura allo Sport Club Oplonti di Torre del Greco. L'iniziativa è stata promossa da Enzo Sica, presidente del Circolo.

Sono stati presentati due libri del giornalista di Torresette e scrittore Salvatore Cardone: il romanzo "Capo Oncino" e il saggio "Pasta, amore e fantasia. Le origini della famiglia De Laurentiis", ambientati entrambi a Torre Annunziata.

Il sindaco oplontino Corrado Cuccurullo ha aperto gli interventi, e prendendo spunto dal romanzo ha fatto un'ampia e articolata discussione sulla storia e i personaggi torresi, facendo riferimenti precisi anche a Palazzo Fienga e al progetto che lo riguarda.

L'ammiraglio Felicio Angrisano ha trattato l'aspetto più militare, parlando dello zio Felicio, di cui porta il nome, eroe della seconda guerra mondiale caduto in Africa e decorato con medaglia d' argento.

Enzo Sica ha citato l'incarico di Angrisano, che è stato comandante generale delle Capitanerie di Porto di tutta l’Italia, per proporre un'iniziativa sul porto torrese.

La soprano Nina Monaco, fatta "rivivere" nel romanzo dall' autore all'epoca della prima guerra mondiale, ha cantato magistralmente la canzone "'O surdato 'nnammurato".

La presenza di Loredana Burgio, moglie dell'avvocato Nicolas Balzano, figlio di Rosa De Laurentiis, ha consentito a Salvatore Cardone di parlare non solo del romanzo, ma anche del saggio sui De Laurentiis, raccontando particolari inediti della vita del grande produttore cinematografico Dino De Laurentiis. Tra cui quello poco o per niente conosciuto della sua prima moglie, Bianca Maria De Paolis, sposata a Torino nel 1945, un matrimonio poi annullato nel 1949 in Svizzera con sentenza resa esecutiva in Italia. 

L'organizzazione della serata è stata perfetta e si è svolta nel giardino dello Sport Club Oplonti. Al termine del suo intervento Salvatore Cardone ha parlato del Lido Notte Club, che conclude il romanzo, di Luigi e Sandro Manzo che ne sono stati I fondatori, di Giancarlo Cosma che per un breve periodo ne ha continuato l'attività.

È stata anche l'occasione per ricordare, da parte di Sica, lo scenografo Enzo Celone (tra il pubblico anche la figlia Raffaella), ideatore del simbolo del Lido, il cavalluccio marino, che è stato poi utilizzato per il premio "Ippocampo d'oro".