In questo articolo parlerò di un personaggio storico di Torre Annunziata: il grande matematico Nicola Antonio Salvatore Dino.

Molti cittadini che abitano in via Salvatore Dino – la strada che collega via Tagliamonte con via Epitaffio – credono che “Salvatore” sia il nome e “Dino” il cognome del personaggio a cui è intitolata. In realtà, non è così. Il nome completo è Nicola Antonio Salvatore Dino: il nome è Nicola Antonio (ereditato dal nonno), il primo cognome è Salvatore, mentre Dino è il secondo cognome, proveniente dalla nonna Maria Lucia di Dino.

Risolto questo piccolo enigma, scopriamo insieme la storia di quest’uomo illustre.

Le origini e la famiglia

Nicola Antonio Salvatore Dino nacque il 12 novembre 1843 al corso Umberto I, n. 215 (all’epoca “Strada Regia”), angolo via Fusco. Sul frontale del palazzo Fusco una lapide lo ricorda così:

“In questa casa il 12 novembre 1843 nacque Nicola Salvatore Dino, matematico illustre, maestro insigne nelle Università di Roma e Napoli. I concittadini, 23 marzo 1919.”

Fu partorito da Donna Rosa Angiola Maria Luigia Correale alle quattro e mezza del pomeriggio, e dichiarato dal padre don Ferdinando al Comune il 15 novembre 1843, giorno stesso in cui fu battezzato presso la chiesa dello Spirito Santo (atto n. 473).

La sua era una famiglia influente: il nonno fu sindaco di Torre Annunziata dal gennaio 1835 al dicembre 1837; il padre, invece, ricoprì la stessa carica in due occasioni (dal febbraio 1847 al febbraio 1848 e nel 1867) e fu anche deputato nel 1861, nella prima legislatura dopo l’Unità d’Italia.

Gli studi e la carriera accademica

Diversamente dai suoi predecessori, Nicola Antonio preferì dedicarsi allo studio. Nel 1868, a soli venticinque anni, ottenne la laurea honoris causa in matematica pura dall’Università Federico II di Napoli. Fu persino dispensato dagli esami grazie alle sue numerose e complesse ricerche di analisi, geometria e meccanica.

Cominciò insegnando alle scuole medie e poi al liceo classico “Umberto I” di Napoli. Successivamente divenne professore universitario: nel 1882 di geometria superiore presso “La Sapienza” di Roma e nel 1886 di geometria proiettiva e analitica alla Federico II di Napoli.
Membro dell’Accademia delle Scienze e dell’Accademia Pontaniana di Napoli, si distinse anche per la generosità d’animo.

Il maestro di Ernesto Cesàro

Tra i suoi allievi vi fu il celebre matematico Ernesto Cesàro, che Nicola Antonio sostenne concretamente: grazie al suo intervento, l’amministrazione comunale di Torre Annunziata aiutò Cesàro sia dopo la morte del padre, per permettergli di proseguire gli studi, sia in occasione del suo matrimonio.

Gli ultimi anni e la memoria

Nicola Antonio Salvatore Dino morì a Portici il 2 febbraio 1919, all’età di settantasei anni. Come riportato nell’atto n. 50 del giorno successivo:

"Alle ore dodici e minuti trenta di ieri, nella casa posta in corso Garibaldi n. 59, è morto Salvatore Dino Nicola, di anni settantasei, insegnante nella Reale Università, residente in Portici, marito di Faiella Angelina".

Cinquanta giorni dopo la sua scomparsa fu inaugurata la lapide che lo ricorda ancora oggi. Negli anni Settanta, infine, gli fu intitolata la strada che porta il suo nome, anche se non tutti ne conoscono la storia completa.