A cura della Redazione

Svolta nelle indagini per l'aggressione di Arturo, il 17enne accoltellato in via Foria a Napoli. Questa mattina gli agenti di Polizia della Squadra Mobile partenopea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in istituto di pena minorile - emessa dal G.I.P. del tribunale per i minorenni, su richiesta di quella Procura della Repubblica - nei confronti di un 15enne ritenuto responsabile di tentato omicidio.

Le indagini sono state avviate lo scorso 18 dicembre in seguito alla violenta aggressione subita da un ragazzo di 17 anni, colpito con numerose coltellate, anche alla gola e al torace, probabilmente allo scopo di rapinargli il cellulare, da un gruppo di giovani che lo avevano bloccato quel pomeriggio in via Foria, nel quartiere San Lorenzo.

La vittima, che era stata ricoverata in gravi condizioni e che solo da poche ore risulta fuori pericolo di vita, ha dichiarato agli investigatori che quattro ragazzi molto giovani, presumibilmente minorenni, dopo avergli chiesto l’ora ed averlo invitato a seguirli, a fronte del suo rifiuto, lo avevano aggredito; in particolare, due di loro lo avevano colpito con coltelli, mentre gli altri due svolgevano la funzione di palo. La violenta azione, che durava alcuni secondi, era terminata con la fuga degli aggressori.

 Le indagini, corroborate dalle immagini di alcune telecamere, dalla descrizione dei quattro malviventi fornita dalla stessa vittima e da un’intensa attività informativa sul territorio, hanno consentito di individuare uno degi aggressori, il quale è stato riconosciuto in seguito a ricognizione fotografica dalla vittima stessa, nonché da un altro giovane, anch’egli minorenne, sia tramite la ricognizione fotografica, sia nel corso di individuazione di persona, essendo stato anch’egli, poco prima, bloccato dal gruppo con il medesimo modus operandi, riuscendo però a sottrarsi alle pericolose attenzioni avendo intuito le intenzioni dei giovani.

Le attività investigative proseguono senza sosta per individuare i complici del giovane destinatario del provvedimento restrittivo. In tale prospettiva, la Questura ha diffuso, tramite i mass media, le immagini degli impianti di videosorveglianza pubblica e privata dell’area interessata dall’evento delittuoso ad oggi acquisite, tuttora analizzate dal Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica, al fine di raccogliere da eventuali testimoni informazioni utili allo sviluppo delle immagini. I componenti della babygang sono quattro, come si nota nel video: uno con giubbino rosso, un altro con giubbino nero e cappuccio grigio, un altro ancora con giubbino e cappuccio nero e l'ultimo con giubbino nero senza cappuccio.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook