E' stato formalmente indagato l'uomo che tentò di rapinare una salumeria in piazza Montesanto a Napoli il 6 dicembre scorso. Durante il raid, il titolare dell'esercizio commerciale si sentì male durante la colluttazione e morì. La Squadra Mobile partenopea ha eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di L. D. G., accusato di tentata rapina e omicidio colposo quale conseguenza di altro reato.
Le indagini - coordinate dal procuratore aggiunto della Repubblica, Rosa Volpe -, partirono immediatamente dopo il fatto. Emersi forti indizi di colpevolezza a carico dell'uomo che, inizialmente, aveva fornito un alibi - poi rivelatosi senza riscontro - dicendo di trovarsi al lavoro nel momento della rapina, circostanza smentita dal datore.
E' stato lui stesso a costituirsi ai poliziotti e a rilasciare dichiarazioni al pm tese a far luce sulla dinamica dell'accaduto. In tale occasione, ha detto di aver recuperato una pistola giocattolo di colore grigio e, dopo essere entrato nel negozio, ha minacciato il titolare cercando di asportare i soldi presenti in cassa, per poi fuggire dopo la reazione della vittima. Le dichiarazioni fornite dall'indagato hanno poi trovato pieno riscontro con quelle rese da alcuni testimoni presenti sul luogo della rapina.
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