A cura della Redazione

La Polizia Ferroviaria, a seguito di un’accurata attività investigativa, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di I. A., classe 2003, e un’ordinanza di collocamento in comunità, emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Napoli, nei confronti di un minorenne. Sono gravemente indiziati del reato rapina commessa nello scorso mese di gennaio nella stazione metropolitana di Piazza Leopardi, Linea 2.

In quella occasione, la vittima, di 14 anni, dopo essere stata seguita dalla stazione di Napoli Piazza Garibaldi fino alla fermata di Piazza Leopardi, era stata avvicinata qui dai due soggetti che gli puntarono un coltello dalla lama di 15 cm, prima agli arti inferiori e successivamente alla gola, al fine di appropriarsi del telefono cellulare. Successivamente, il 14enne veniva strattonato e posto con le spalle al muro e, sempre sotto la costante minaccia del coltello, i due aggressori si fecero consegnare anche il codice Pin dello smartphone. La pressione esercitata da uno dei due con il coltello, provocò alla vittima delle escoriazioni all’arto inferiore.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Napoli, che hanno operato in collegamento investigativo, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due indagati, anche grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza presente a bordo del treno metropolitano, dal quale erano stati estrapolati i volti degli autori della rapina poi analizzati con il sistema di riconoscimento facciale.

Ulteriore elemento di prova è stato acquisito attraverso l’analisi dei profili del social “TIK TOK” dei due indagati, poiché in alcune delle fotografie pubblicate gli stessi erano ritratti con indosso capi di abbigliamento identici a quelli rilevati nelle immagini dove si vedono rapinare la loro vittima.

Il maggiorenne è stato posto in regime di custodia cautelare presso il carcere di Napoli-Poggioreale, mentre il minore è stato collocato in comunità.