A cura della Redazione

Gli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Napoli, in seguito ad un’articolata attività d’indagine tesa all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti, hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni, emesso dal Tribunale di Napoli - Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di un 61enne napoletano. Il patromonio sotto sigilli ammonta a mezzo milione di euro.

L’uomo è ritenuto socialmente pericoloso in quanto dal 2000 in poi è stato indagato per l’appartenenza ad un noto clan dedito al traffico di stupefacenti, rapine, contrabbando ed estorsioni. Fino al 2009, inoltre, è stato destinatario di provvedimenti cautelari restrittivi per associazione per delinquere finalizzata a commettere rapine aggravate, consumate mediante sequestro di persona, porto e detenzione di armi da sparo e da punta e taglio, ricettazione, e per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope. Per questi reati ha riportato numerose condanne definitive con fine pena nel gennaio del 2028.

Il decreto di confisca ha ad oggetto due appartamenti ubicati in via Santa Lucia Filippini, del valore complessivo di circa 500mila euro, acquistati con denaro di provenienza illecita.