A cura della Redazione

La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P del Tribunale partenopeo su richiesta  della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo e delle due figlie, in quanto gravemente indiziati di atti persecutori.

Padre e una delle donne finiscono agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altra indagata è stato disposto il divieto di avvicinamento alle persone offese e di comunicazione con le stesse.

"Le condotte persecutorie poste in essere ai danni delle vittime si sono aggravate nel tempo, in quanto gli indagati avrebbero intensificato le minacce e le aggressioni nei loro confronti", recita una nota della Questura.

La vicenda è relativa al ferimento di due sorelle (nipoti degli indagati) nel maggio dello scorso anno nel quartiere Sanità a Napoli, sfregiate con l'acido. L'uomo e la donna arrestati sono rispettivamente nonno e zia delle vittime.

Per la donna sottoposta ai domiciliari (già arrestata) dopo i fatti, di 46 anni, l'accusa era di "deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso". Ora quest'altro provvedimento resosi necessario per una recrudescenza delle condotte persecutorie nei confronti delle ragazze (17 e 24 anni), in particolare sui social e nonostante gli arresti già effettuati.