La bufera che si è abbattuto sul Comune di Torre Annunziata, con l’indagine della Guardia di Finanza e la richiesta alla Prefettura di inviare una Commissione di accesso in via preventiva, ha portato alle dimissioni del capostaff del sindaco Pierpaolo Telese e alla reazione di tre forze politiche, una di maggioranza (Area Socialista) e due di opposizione (Orgoglio e Dignità Torrese e M5s).
Telese ha inviato una lettera al sindaco Corrado Cuccurullo nella quale ha spiegato il motivo del suo gesto, non lesinando però qualche attacco velato nei confronti “di chi non ha voluto bene a questa amministrazione sin dal primo momento e ha organizzato appuntamenti mondani per ordire trame”.
Ma cosa ne pensa di tutto ciò il PD torrese, visto che l’ex capostaff è un uo tesserato del partito?
«La scelta di Telese di rimettere il proprio incarico, pur in assenza di rilievi penali a suo carico, è un atto di responsabilità che rispettiamo - commenta il segretario Ciro Passeggia -. In un momento in cui l’attenzione sulla città è alta e la pressione mediatica può facilmente essere strumentalizzata, è doveroso separare il piano personale da quello istituzionale e tutelare l’amministrazione comunale da ogni possibile speculazione. Non accettiamo però che vicende personali, mai sfociate in alcun rilievo giudiziario - continua Passeggia -, vengano piegate ad una narrazione tossica che ha un solo scopo di indebolire l’azione politica del Partito Democratico. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che l’indagine della Guardia di Finanza è partita da informative da parte del comandante della Polizia Locale Giovanni Forgione e dell’ex segretaria comunale Clara Napolitano, sentiti anche due dirigenti del Comune. Pensare che qualcuno abbia ordito alle spalle di Telese, mi sembra alquanto surreale e privo di ogni fondamento».
Il Movimento 5 Stelle ha sferrato un duro attacco al Partito Democratico…
«Il Movimento 5 Stelle di Torre Annunziata, in evidente crisi di identità e privo di qualsiasi ruolo costruttivo all’interno del consiglio comunale - prosegue Passeggia - ha lanciato l’ennesimo attacco scomposto e privo di fondamento contro di noi.
Sul tema di Palazzo Fienga, il M5s continua a semplificare, strumentalizzare e travisare: nessuno nel Partito Democratico ha mai difeso un simbolo della criminalità. Ma mentre loro urlano, noi riflettiamo su soluzioni efficaci e sostenibili, nel pieno rispetto della legalità, dell’urbanistica e della dignità di un quartiere che ha bisogno di rigenerazione vera, non di ruspe come unico progetto. Buttare giù un edificio non significa vincere la camorra. Serve una visione urbanistica, sociale, culturale. Serve costruire, non distruggere per un titolo di giornale.
Oggi chi punta il dito farebbe bene a guardarsi allo specchio: in consiglio comunale il M5s non ha prodotto una sola proposta concreta. Nessuna mozione, nessun emendamento, nessuna idea. Solo comunicati pieni di retorica e zero contenuto.
Al M5S lasciamo i post indignati e i titoli urlati. Al Partito Democratico - conclude il segretario - resta la responsabilità di lavorare, spesso in solitudine, per una Torre Annunziata che merita verità, serietà e futuro».