Le notizie riportate dalla stampa di due indagini, una da parte dei Carabinieri e l’altra della Guardia di Finanza, sull’attività dell’amministrazione comunale, hanno generato reazioni contrastanti e prese di posizioni anche da parte di forze politiche, di maggioranza e di opposizione.

Il primo a fare un passo indietro è stato il capostaff del sindaco Pierpaolo Telese, che ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. Avvocato, uomo di grande esperienza politico-amministrativa e dalle indubbie capacità, già consigliere comunale, assessore e segretario del Partito Democratico, Telese ha deciso di “togliere il disturbo” spiegandone lui stesso i motivi.

L’ex capostaff, in una lettera indirizzata al sindaco, si sente indignato per dover subire una gogna mediatica, “in assenza di contestazioni a me mosse per comportamenti illeciti - si legge nella lettera -, ma solo perché sono legato sentimentalmente ad una persona che ha vincoli di parentela con personaggi che non conosco e che sono comunque da me lontani anni luce e contro la cui subcultura ho speso e continuerò a spendere la mia vita fatta di impegno civile e politico anticamorra".

Le sue dimissioni hanno scatenato reazioni a catena, talvolta indirizzate nei confronti di ipotetici avversari politici (con chiara allusione al Partito Democratico), quando invece tutti ormai sanno che le indagini della Guardia di Finanza sono partite in seguito ad informative del comandante della Polizia Municipale e dell’ex segretaria comunale.

Il comunicato di Area Socialista

Così l’Area Socialista in un comunicato parla di “clima politico velenoso, conflittuale e improduttivo, volutamente alimentato dai soliti disfattisti, allergici al vero cambiamento”. Poi continua: “La Federazione Area Socialista e Riformista, esprime piena ed incondizionata solidarietà e sostegno al sindaco Corrado Cuccurullo, convinti, senza tema di smentita, che è l'unica persona che può aiutare la nostra martoriata Città ad uscire dal pantano nel quale in tanti hanno contribuito a trascinarla. Forza Corrado! Siamo con te!”.

Tutte le altre forze politiche di maggioranza hanno espresso solidarietà e sostegno a Cuccurullo, anche se non c’è stata nessuna nota ufficiale da parte loro. Solo il Partito Democratico non si è espresso, ma la sua posizione è ben nota riguardo alle criticità emerse in seno all'amministrazione.

Per la minoranza invece sono intervenuti Orgoglio e Dignità e il Movimento 5 Stelle.

Il comunicato di Orgoglio e Dignità

“A circa un anno dalle elezioni, dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale, con effetti devastanti per l’immagine e l’economia cittadina - affermano il segretario Pasquale Sansone e il presidente Aldo Tolino -, si susseguono sugli organi di stampa locali e nazionali, le notizie di un ipotetico scioglimento del Consiglio Comunale in seguito a nuove indagini dell’autorità giudiziaria.

Purtroppo come da noi previsto, in tempi non sospetti, e rappresentato personalmente al prof. Corrado Cuccurullo, persona per bene e professionista preparato, che con quel quadro politico, quei partiti e quei personaggi o loro delegati, che da oltre 30 anni hanno letteralmente distrutta la nostra città, non sarebbe avvenuto mai nessun ‘cambio di passo’.

Noi di Orgoglio e Dignità, sinceramente avremmo voluto sbagliare, ma purtroppo la realtà è sotto gli occhi di tutti e la città lentamente continua nella sua inesorabile agonia, tra pettegolezzi, dimissioni capostaff, congiure di palazzo, cambi di casacca e pesanti ereditate realtà.

Il nostro movimento sempre vicino alla città e ai cittadini, fa appello ed apre un pubblico dibattito a tutte le forze moderate, alle associazioni culturali e a tutte le persone di buona volontà, che amano la nostra terra, affinché si costruisca il vero futuro di Torre Annunziata, dopo che la città ha passivamente subito scelte imposte sul nostro territorio, attraverso  la realizzazione delle ultime opportunità che ci restano: porto, sviluppo costiero, valorizzazione del patrimonio archeologico, incentivazione per la ripresa del commercio, recupero quartieri fatiscenti, con la speranza che le scelte future vengano indirizzate verso gli interesse della collettività e non di selvaggia speculazione, rimanendo coerenti nel nostro ruolo di vigilare, denunciare e proporre con attenzione tramite la nostra consigliera Anastasia Quaranta”.

Il comunicato del Movimento 5 Stelle

“Abbiamo appreso dagli organi di stampa locale che nella sede del PD di Torre Annunziata si è tenuto un dibattito su diversi temi.  In particolare ci hanno colpito due punti: il primo riguarda la posizione contraria, del nuovo corso del PD locale, rispetto all'abbattimento dell'ex roccaforte del clan Gionta, ossia Palazzo Fienga, sconfessando la posizione del sindaco prof. Corrado Cuccurullo che ha recentemente avviato le procedure preliminari all'abbattimento (a dire il vero la decisione di abbattere Palazzo Fienga è stata presa dalla Commissione Straordinaria, ndr).

Questa posizione, ci lascia sgomenti, soprattutto in un momento in cui in città si torna a parlare di commissione d'accesso e addirittura di possibile, ci auguriamo di no, scioglimento per infiltrazioni camorristiche dell'assise comunale.

In un momento in cui il tema della legalità ritorna prepotente al centro del dibattito politico, il Partito Democratico cerca di minare l'azione simbolo della lotta alla criminalità in città.

Il secondo punto, riguarda invece il tema della necessità di approvare il nuovo Puc, perché, udite udite a dire dei partecipanti, tra cui l'ex sindaco avv. Giosuè Starita, è vecchio di 40 anni.

Non è tanto il tema in sé a farci strabuzzare gli occhi perché è un'ovvietà oltre che un obbligo di legge fino ad oggi disatteso, ma il fatto che tale mancanza venga invocata anche dall'avv. Giosuè Starita, che ha governato la città per due consiliature, ossia 10 lunghi anni, senza mai occuparsene. Lo stesso discorso vale se pensiamo al partito politico che ha governato e che governa ancora oggi la città negli ultimi 40 anni. Avevamo sperato che con l' avvento della segreteria Elly Schlein il PD a Torre Annunziata avesse intrapreso un nuovo corso come sta provando a fare il PD nazionale, invece assistiamo nuovamente al sopravvento delle vecchie logiche, dei vecchi sistemi di potere, ai veti incrociati e alla richieste di poltrone, tutte azioni a cui abbiamo già assistito in passato e che hanno ridotto la città nello stato di abbandono in cui versa e che abbiamo sempre combattuto anche proponendo un patto di legalità che è stato rigettato da tutte le forze politiche locali di maggioranza. 

La ben nota “fluidità politica” oggetto di critica della relazione della commissione d’accesso che ha portato all’ultimo scioglimento per infiltrazioni mafiose è ancora un “metodo di governo” e di gestione del potere politico locale.

Il Movimento 5 stelle di Torre Annunziata in questa consiliatura ha deciso di fare un'opposizione costruttiva, aperta al dialogo, senza occupare poltrone (non potrebbe perché è partito di opposizione, ndr), esclusivamente nell'interesse della città e dei cittadini maggiormente in difficoltà, ma resterà sempre un baluardo dei presidi della legalità e non scenderà mai a compromessi al ribasso”.

Una domanda vorremmo porre agli estensori del comunicato del M5s: “Avere una idea diversa su Palazzo Fienga (noi, ad esempio, siamo contrari al suo abbattimento) vuol dire “minare l'azione simbolo della lotta alla criminalità in città”? Ci sembra una colossale banalità, considerata la bellezza e la valenza storica di un edificio realizzato nella prima metà degli anni ’80 del 1800 e dove fino a pochi anni fa vigeva sull’immobile un vincolo storico-architettonico. I beni sequestrati alla camorra si riconvertono non si abbattono!

Si possono avere idee diverse sul futuro di Palazzo Fienga, tutte rispettabilissime, ma nessuno può ergersi a paladino della lotta alla criminalità per il solo fatto di condividere l’abbattimento di un simbolo di morte anziché, come noi pensiamo, farlo rivivere trasformandolo in un luogo di bene.