Il gruppo consiliare Oplonti Futura punta il dito contro le altre forze di minoranza, accusandole di aver rinunciato al proprio ruolo istituzionale e politico. In una nota diffusa alla stampa, la segreteria del gruppo denuncia un clima di «appiattimento totale» nel Consiglio comunale, dove – secondo gli esponenti di Oplonti Futura – l’opposizione sarebbe diventata «una mera comparsa, spettatrice muta e spesso complice delle scelte della maggioranza».
Secondo il gruppo, negli ultimi mesi si sarebbe assistito a una paralisi dell’attività di controllo: «Nessuna proposta concreta, nessuna iniziativa pubblica, nessuna interpellanza significativa, nessun segnale di dissenso costruttivo». Un atteggiamento definito «inaccettabile», che «snatura il significato stesso dell’opposizione, riducendola a un esercizio sterile di presenza formale, privo di spirito critico e di coraggio».
Il comunicato denuncia un «silenzio assordante» che, più che assenza di parola, rappresenterebbe «assenza di responsabilità, visione e presenza politica reale», con l’effetto – si legge nella nota – di «legittimare e rafforzare l’operato della maggioranza, lasciandola agire senza contraddittorio istituzionale».
Oplonti Futura rivendica invece un’attività consiliare costante: interpellanze, interrogazioni, mozioni, accesso agli atti, contatti con l’amministrazione e proposte formali. «Nessuno potrà smentirlo», sottolinea il gruppo, che però lamenta l’isolamento politico: «Non basta. L’opposizione dovrebbe essere un insieme di forze capaci di costruire dibattito, ma anche di contrastare l’egemonia della maggioranza, che oggi gode anche del sostegno implicito ed esplicito di gran parte della minoranza».
Il j’accuse è netto: «Non opporsi è una forma implicita di complicità. Chi siede in minoranza ha il dovere politico e morale di esercitare il proprio ruolo fino in fondo. Restare inerti significa tradire la fiducia dei cittadini».
Da qui l’appello finale: «La città ha bisogno di un’opposizione vera. Il vuoto che oggi si registra in aula consiliare non è solo imbarazzante, è pericoloso. Torre Annunziata merita di più. Merita una politica che abbia il coraggio di parlare. Anche quando è scomodo. Anche quando si è in minoranza».
La nota si chiude con una dichiarazione d’intenti: «Noi ci siamo, e continueremo a esserci, anche da soli, per onorare la funzione istituzionale che rappresentiamo».


