A cura della Redazione
Savoia, addio play off Il Savoia esce dallo scontro diretto di Pomigliano con un pesante score al passivo ed abbandono, definitivamente, ogni velleità per approdare agli spareggi. Un risultato, quello emerso al “Gobbato” che è senza dubbio, bugiardo, cinque gol che pesano come macigni in una gara che fino a metà ripresa è stata condotto in assoluto equilibrio. Poi è accaduto l’imprevedibile ed i torresi si sono sciolti sotto i colpi dei padroni di casa. Gli stessi tifosi del Savoia, circa 200, giunti per sostenere la squadra, fino al 4-2 hanno inneggiato i colori biancoscudati per poi “spegnersi” al quinto gol. Tifosi ammirevoli e da applausi con il bellissimo striscione dedicato alla piccola Francesca, la bambina di Pomigliano, di soli quattro anni scomparsa qualche giorni fa per un incidente in casa. LA TERNA ARBITRALE - Una gara dai due volti con un Savoia pimpante e pungente nella prima frazione. Il 2-2 del primo tempo, infatti, sta stretto proprio ai bianchi. Nella ripresa, poi sale sulla scene ala terna arbitrale con il direttore di gara Pincing di Trieste ed il suo primo assistente, Verrastro di Potenza che evidenziano tutta la loro mediocrità, danneggiando il Savoia. Il 3-2 dei padroni di casa è, infatti, viziato da fuorigioco (ma l’altro assistente, Caivano, non alza la bandierina), il pareggio, quasi immediato di Incoronato viene , inspiegabilmente annullato con Verrastro che si inventa una posizione di fuorigioco del bomber. Per il Pomigliano è manna dal cielo e subito c’è il 4-2. A quel punto saltano i nervi, ne fa le spese Incoronato, espulso su segnalazione dell’onnipresente Verrastro. La restante parte della gara è, ormai, un calvario, condita dalla quinta segnatura dei granata. A fine partita i giocatori ed i dirigenti del Savoia sono vittima di un fitto lancio di oggetti dalla tribuna occupata dai “teppisti” del Pomigliano. Ma arbitro e assistenti erano già “fuggiti” negli spogliatoi. Il direttore sportivo dei bianchi ha espresso tutto il suo rammarico alla terna arbitrale, alla presenza del commissario osservatore Aia, preannunciando che la società invierà, a tempi strettissimi, un memoria scritta, con le immagini della gara, ad evidenziare il pessimo secondo tempo dei giudici di gara che, praticamente, ricacciano il Savoia fuori dai play off. LA PARTITA – Vesce ha solo l’imbarazzo della scelta. Assente per infortunio Stanzione, tutti sono disponibili. Riccio ha recuperato ed è al suo posto dal primo minuto, In attacco confermati De Rosa ed Incoronato con Venditto, il migliore in campo, a pungere sulla fascia. La partita comincia a viso aperto, le due squadre sono consapevoli dell’importanza della posta in palio ma “decidono” di giocarsela, piuttosto che arroccarsi in difesa. Così dopo 10’ i padroni di casa sono in vantaggio. Genco fugge sulla fascia sinistra, serve Alterio che entra in area, Masullo va su di lui in uscita, tenta di prendere il pallone, l’attaccante è furbo e cade, il direttore di gara (primo dei tanti episodi dubbi contro il Savoia) decreta la massima punizione, su suggerimento del suo assistente Verrastro. Dal dischetto Pastore trasforma, nonostante Masullo si tuffi dalla parte giusta. Sei minuti dopo il Savoia pareggia: Venditto, dal vertice alto dell’area, praticamente da fermo fa partire un collo pieno che si insacca sotto l’incrocio dei pali, con Vigliotti che non può far nulla (16’) è l’1-1. Al 27’ i bianchi passano in vantaggio. Sugli sviluppi di un corner, cross di De Rosa, Biancardi tocca palesemente con le mani e il direttore di gara non può evitare di concedere il rigore. De Rosa si incarica della battuta, palla in rete per il suo undicesimo gol. Al 33’ il Pomigliano pareggio con Ausiello che approfitta di un rimpallo fortunato con un suo compagno di squadra, è solo davanti a Masullo e lo batte. Così finisce il primo tempo. Nella ripresa ti aspetti un altro tempo di emozioni “pulite”, invece la terna arbitrale sale in cattedra e rovina i piani del Savoia. Il pasticcio accade tra il 20’ e il 22’. Al 20’ Ausiello serve Pastore, in sospetta posizione irregolare, il fantasista è solo davanti a Masullo e lo supera. Un minuto dopo Incoronato, di testa pareggia ma, tra lo stupore generale l’assistente Verrastro alza la bandierina ed annulla. La rabbia del Savoia esplode al 22’ quanto, in contropiede Alterio sigla il 4-2. Nelle concitate fasi successive ne fa le spese Incoronato (che a fine gara chiedere scusa) che viene espulso su segnalazione dell’assistente Verrastro. Il Savoia in dieci è, ormai, in balia del Pomigliano che al 48’ con Ausiello trova il 5-2 RODOLFO NASTRO Il tabellino POMIGLIANO: Vigliotti, Mauro, Ceci, Nicoletti, Carrieri, Biancardi (88’ V. Esposito), Genco, Viscido, Pastore (91’ Alfieri), Ausiello, Alterio (80’ D’Avanzo). A disposizione: Gatti, Imbriaco, Spagnoli, Pignalosa. Allenatore: Bucaro. SAVOIA: Masullo, Abate (80’ Pariggiano), Semplice, A. Esposito (80’ Salvatore), Riccio, Scognamiglio, Vitale, Barone, Incoronato, De Rosa (69’ Chiaiese), Venditto. A disposizione: Ingenito, Immobile,Chisena, Montalcino. Allenatore: Vesce. ARBITRO: Princig sez. Trieste. ASSISTENTI: Verrastro sez. Potenza e Caivano sez. Potenza. RETI: 10’ (rigore) e 64’ Pastore (P); 16’ Venditto (S); 18’ (rigore) De Rosa (S); 32’ e 91’ Ausiello (P). NOTE: gara giocata al “Gobbato” di Pomigliano d’Arco ; spettatori 1700 circa con buona rappresentanza ospite; angoli 4 a 4; espulsi Incoronato (S); ammoniti Ausiello, Alterio, D’Avanzo (P), Venditto (S). 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