A cura della Redazione

Si conclude un cammino durato tre mesi. A marzo, infatti, l’Associazione Vesuvio Oplonti Volley, le istituzioni di Trecase ed la Scuola D’Angiò, hanno dato il via al progetto Scuola, Sport e Salute, che prevedeva corsi di pallavolo gratuiti per ragazzi atti a diffondere la sana cultura sportiva anche per chi, causa complicazioni economiche, non può accedervi.

Il bilancio dell'iniziativa è stato più che positivo: duecento ragazzi, infatti, hanno preso parte all’evento e partecipato alla manifestazione conclusiva, segno che la sana competizione sportiva, seguita da una corretta alimentazione, riscuote ancora un grosso successo.

«Sono fiera di questa iniziativa, tutto è riuscito benissimo e c’è stata tanta partecipazione - esordisce l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Trecase, Luisa Stanzione -. Vedere tanti bambini giocare ed interagire fra di loro, anziché giocare ai videogames, è stata una soddisfazione. Questo evento è solo l’inizio di una serie di progetti che riprenderanno a settembre cercando di coinvolgere anche asili ed altre scuole di Trecase, per permettere ai ragazzi di apprendere i valori dello sport fin da piccoli. Non tutti hanno possibilità di mandare i bambini in palestra - continua la delegata alle Politiche sociali - e noi, come amministrazione, abbiamo fatto di tutto per garantire l'attività fisica e sportiva gratuita. Credo che una politica attenta e vicina ai cittadini debba risolvere questi tipi di problemi, perché sono convinta che il 70 per cento dei ragazzi che praticano sport non avranno complicazioni in futuro legate al alcol, obesità e fumo e, a tal proposito, bisogna curare i fiorellini fin da piccoli. Ringrazio la dirigente scolastica Agata Esposito a l’Associazione Vesuvio Oplonti Volley che hanno sposato appieno la nostra iniziativa. Io vivo il mio quotidiano con le famiglie e a più riprese ho avuto occasione di parlare con genitori che lamentavano l’impossibilità garantire lo sport ai loro figli, a causa delle non floride possibilità economiche. Questa mancanza causava disagio anche nei ragazzi, non avendo loro la possibilità di confrontarsi con coetanei o amici. Mi sono messa in discussione per curare questa piaga - conclude Stanzione - e abbiamo creato questo progetto, per non permettere a nessuno di sentirsi diverso ed escluso».

Soddisfatta anche la dirigente scolastica Agata Esposito, che ha sottolineato l’importanza di aprire la scuola al territorio. «Siamo stati onoratissimi di ospitare un evento di questa portata. Purtroppo Trecase non ha spazi di grande rilievo per i giovani, quindi è stata una cosa positiva aprire la scuola al territorio. C’era la possibilità e la volontà da parte dell’Oplonti Volley di offrire ai giovani di Trecase la pallavolo nel territorio in intesa con l’ente comunale e abbiamo accettato questo progetto. Il primo atto è stato l’assenso del Comune che ha concesso la nostra palestra. L’evento è stato presentato agli alunni della scuola che hanno aderito con entusiasmo. La comunità aveva davvero bisogno di un’iniziativa di tal genere - commenta ancora la dirigente scolastica -, l’idea era quella di venire incontro alle giovani generazioni, e il nostro intento è stato accolto favorevolmente. Questo evento troverà continuità anche in futuro, abbiamo stabilito un piano triennale che prevede una collaborazione con altre associazioni operanti nel territorio, sia sportive che culturali, artistiche e di volontariato».

La chiusura è tutta per l’allenatrice Daniela Esposito, che ha seguito i ragazzi in questa loro avventura. «Lavorare con le giovani generazioni è sempre motivo di grande gioia e soddisfazione per me, perché si impara sempre qualcosa di nuovo e poi stare con loro e vedere la loro grande motivazione è un esempio per chiunque». 

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