A cura della Redazione

Una interrogazione parlamentare «per approfondire e dissipare ogni forma di dubbio riguardo le perplessità suscitate dal provvedimento disciplinare inflitto all'attaccante del Napoli, Gonzalo Higuain, dopo l'espulsione rimediata durante la partita del campionato di calcio di serie A con l'Udinese di domenica scorsa».

L'atto, indirizzato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed al Sottosegretario alla Presidenza, è stata presentato oggi al Senato, dal senatore del gruppo Ala Pietro Langella, vicepresidente della commissione Bilancio. 

«L'obiettivo della mia decisione - spiega il parlamentare - mira a fugare ogni dubbio sul sistema di arbitraggio italiano, soprattutto perché non riesco a capire, da sportivo, così come tantissimi italiani, alcune contraddizioni comportamentali».

Una decisione, tiene ancora a precisare il senatore di ALA, «che ha il solo obiettivo di accertare e fugare ogni perplessità sulla vicenda che interessa non solo i tifosi del Napoli ma tutti gli sportivi in genere».

La domanda che si pone Langella è questa: «C'è un eguale peso ed eguale misura quando si adottano i provvedimenti disciplinari sportivi?».

Higuain, lo ricordiamo, è stato sanzionato con quattro turni di squalifica dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel ed un'ammenda di 20 mila euro. La sentenza recita testuale: «Per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara e per comportamento scorretto nei confronti di un avversario (una giornata); per avere inoltre, al 31' del secondo tempo, all'atto dell'espulsione, rivolto all'Arbitro (Irrati, ndr) un'espressione ingiuriosa e compiuto nei suoi confronti un gesto irriguardoso (art. 19, n. 4 lett. a) CGS), fronteggiandolo e ponendogli entrambe le mani sul petto; per avere, infine, assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti di un avversario, venendo trattenuto dai propri compagni di squadra».

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