A cura della Redazione

Emergono i particolari dell'inchiesta che ha portato all'arresto di 24 persone ritenute affiliate al clan Lo Russo, attivo nelle zone di Miano, Don Guanella e nel quartiere della Sanità a Napoli.

L'operazione congiunta di Squadra Mobile di Napoli, Gico della Guardia di Finanza e Compagnia Napoli Vomero dei Carabinieri, che hanno dato esecuzione alle misure cautelari diposte dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA, ha consentito di far luce su alcuni episodi criminali come i tentati omicidi di Walter Mallo e Paolo Russo. In quell'occasione furono sequestrati 33 bossoli al rione Don Guanella il 21 marzo scorso.

Le frange giovani e violente del sodalizio criminale, inoltre, avrebbero provocato anche la morte di una donna innocente che fu travolta in strada dallo scooter su cui viaggiavo due affiliati alla ricerca di nemici da uccidere. La donna, riversa sull'asfalto, era stata abbandonata lì senza ricevere soccorso, spirando dopo alcuni giorni per le gravi lesioni riportate. 

Evidenziata, infine, anche la stretta del clan sulla vendita del pane. I sodali imponevano l'acquisto dei prodotti a grossi centri commerciali ed ambulanti, e che venivano preparati nei forni facenti capo al gruppo criminale. Decidevano anche il prezzo di vendita, ovviamente maggiorato rispetto a quello di mercato.

Gli esercizi commerciali dovevano acquistare il pane, altrimenti sarebbero state oggetto di ritorsioni.

Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati anche i panifici riconducibili al clan.

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