In Italia mancano almeno 53mila infermieri e chi presta servizio si trova ad assistere in media contemporaneamente 11 pazienti, decisamente troppi per poter dedicare a ogni malato il giusto tempo e le dovute attenzioni.
La carenza riflette la salute dei sistemi sanitari regionali e arriva a 8.937 infermieri in meno solo in Campania, regione altamente popolata, in cui chi è in servizio assiste in media 17 malati.
A rivelarlo è un'analisi del Centro studi della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (FNOPI) sui dati del Conto annuale 2016 del ministero dell'Economia. Secondo la mappa, che analizza le carenze regione per regione, le uniche ad aver raggiunto la media ottimale di cura, pari a tre infermieri per ogni medico, sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Molise e Bolzano. Il resto d'Italia arranca: si va dai 9.755 infermieri in meno della Sicilia ai 616 infermieri in meno nelle Marche, passando per i 4.724 mancanti in Lombardia, 4.540 in Sardegna e 4.024 in Calabria. Questo non è senza conseguenze.
Porta infatti a un aumento di rischi per i malati e per gli stessi operatori: ogni infermiere dovrebbe assistere al massimo 6 pazienti per ridurre del 20% la mortalità. Attualmente ne assiste in media 11 e nelle Regioni dove la carenza è maggiore si arriva anche a 13 come in Lombardia o Molise, a 15 come nel Lazio e addirittura 17, come in Campania. Per "correre ai ripari", la Fnopi, come fa sapere in una nota, ha chiesto "un incontro urgente con il ministro della Salute Giulia Grillo e con le Regioni".