Ecco una selezione delle novità in libreria, tra romanzi, saggi, libri d'inchiesta e reportage, presentata questa settimana dall'AdnKronos.
Ruota intorno ad un caso irrisolto da più di 30 anni e al corpo di una ragazza che non è mai stato ritrovato, 'La vittima mancante' (Newton Compton), la nuova indagine della detective Kate Marshall, nata dalla penna dello scrittore inglese Robert Bryndza.
Nel 1988, la studentessa Janey Macklin sparì in una zona malfamata di Londra. Senza prove, la polizia non è mai riuscita a trovare il corpo e il caso è stato archiviato. Ora, più di trent'anni dopo, la detective privata Kate Marshall viene contattata da un'agenzia creativa con una domanda intrigante a cui dare risposta: e se Janey fosse stata uccisa da Peter Conway, il famigerato cannibale di Nine Elms? Il contratto è il più redditizio della carriera di Kate, ma il prezzo da pagare risulta molto alto: l'indagine riporta a galla un passato complicato che Kate avrebbe preferito dimenticare. Mentre Kate e il suo socio, Tristan, setacciano King's Cross in cerca di indizi, ci sono due piste che sembrano puntare nella stessa direzione e il confine tra clienti e sospettati si confonde sempre di più. L'ultima persona ad aver visto Janey viva è già stata indagata, processata e poi assolta; Peter Conway è in cattive condizioni di salute e sta rapidamente morendo. Con poco su cui lavorare, Tristan e Kate riusciranno a districarsi tra telefonate clandestine, segreti vecchi decenni e tracce di DNA in deterioramento per risolvere l'omicidio di Janey, o rimarrà una delle innumerevoli persone scomparse a Londra, perduta per sempre nel tempo?
Come recita il sottotitolo, 'Eredità bretone' di Jean-Luc Bannalec, edito da Neri Pozza, racconta di una catena di delitti che si verificano a Concarneau, in Bretagna e che diventano il nuovo caso per il commissario Dupin. Concarneau, vigilia di Pentecoste.
L'estate bretone – vele colorate che penzolano pigre sul mare, cieli vibranti d'azzurro, una brezza mite che porta con sé l'odore del sale – sta per iniziare. La famosa "città blu" della Bretagna è pronta a tuffarsi nelle lunghe giornate di sole. Il commissario Georges Dupin vorrebbe fare altrettanto, e in particolare cenare finalmente da solo con la sua compagna Claire, ma una telefonata inattesa rompe quell'idillio. Non è il commissariato, e nemmeno uno dei suoi collaboratori, ma la signora Chaboseau, moglie dello stimato cardiologo locale. Il dottor Chaboseau è morto, precipitato dalla grande vetrata panoramica della sua mansarda, e ora giace nel cortile circondato da schegge di vetro che brillano come gioielli. Questa volta però alla vecchia Citroën XM di Dupin vengono quantomeno risparmiati i consueti chilometri, perché i coniugi Chaboseau abitano nel medesimo palazzo in cui ha sede l'Amiral, il ristorante dove il commissario ama recarsi per il suo piatto preferito, l'entrecôte. La violenta fine del medico scuote la buona società cittadina: Chabouseau apparteneva a una delle famiglie più influenti della zona, e né la moglie né i suoi più cari amici riescono a dare un senso a quel crimine. Perché di crimine si tratta, di questo Dupin è certo.
Torna in libreria con Rusconi, 'Il fazzoletto azzurro', un giallo che Corrado Augias scrisse negli anni '80 ambientandolo ad inizio del secolo scorso e proponendo una minuziosa quanto evocativa ricostruzione della classe borghese del primo Novecento.
Roma, aprile 1915. Il clima del paese è carico di tensione: l’Italia sta per fare il suo ingresso nella Prima guerra mondiale. Il giovane Giovanni Sperelli, ex commissario di polizia, si trova coinvolto in un’indagine colma di mistero e sospetto che, forse, in un altro momento storico sarebbe passata inosservata: la scomparsa di uno studente russo domiciliato in una piccola e misera pensione della capitale. Sperelli, già protagonista di ""Quel treno da Vienna"", si vede costretto a fronteggiare un complesso caso di spionaggio internazionale connesso al conflitto mondiale che, di lì a poco, devasterà il paese.
Intrighi, giochi di potere, complotti dinastici e due famiglie unite da un segreto sono al centro del nuovo thriller storico di Marcello Simoni, 'La torre segreta delle aquile', pubblicato da Newton Compton.
Il romanzo è ambientato nel 1127, sulle coste della Sicilia nord-occidentale, dove due famiglie di stirpe normanna, una cristiana e l'altra pagana, una legata alla Sicilia e l'altra alla contea francese di Évreux, stanno per intrecciare i loro destini. L'incontro avviene sotto il sole cocente del Mediterraneo, sulla spiaggia del castello di Sagitta. Da un lato, il barone Galgano e sua figlia Altruda, signori di quelle terre. Dall'altro, tre fratelli appena sbarcati da una nave dalla testa di drago: il giovane Folco, la mezzana Fresenda e un bambino ancora in fasce di nome Abelardo. Sullo sfondo di una realtà dominata da guerre, tradimenti e tensioni dinastiche, i nuovi arrivati dovranno adattarsi in fretta ai giochi di potere dei normanni di Sicilia per trovare un posto in quel regno d'insidiosa bellezza. Ma per il coraggioso Folco di Évreux, sposare Altruda non sarà sufficiente a garantire un futuro ai suoi congiunti. Il barone Galgano è, infatti, un uomo dai molti segreti. Il più spaventoso dei quali si trova nascosto nella torre più antica del suo castello.
E' un giallo magnetico e visionario, che fonde logica e mistero, il nuovo romanzo di Barbara Baraldi, 'Gli omicidi dei tarocchi', appena uscito per Giunti.
Trieste è una città abituata al silenzio, ma questa volta tace per paura. Un killer senza volto ha commesso due delitti: le vittime non sembrano avere nulla in comune, se non che sulle scene vengono trovate due carte dei tarocchi, la Temperanza e la Ruota della Fortuna. Appena la commissaria Emma Bellini le vede, il gelo la attraversa. Quelle carte fanno parte di un mazzo realizzato a mano da sua sorella Maia, artista e appassionata di esoterismo, con cui non parla da anni. Emma ora non può evitare il confronto. Deve ritrovare Maia, interrogarla, capire cosa leghi il mazzo agli omicidi. Maia, però, è atterrita: rivela di aver distrutto tutte le carte da tempo, dopo un evento drammatico che ha stravolto la sua vita e l'ha portata a rinnegare per sempre la divinazione. Un trauma che le ha lasciato una parola incisa nella memoria, come un'eco lontana o un marchio a fuoco. Safir. Quando un terzo cadavere viene ritrovato, con un'altra carta accanto, l'indagine diventa una corsa contro il tempo. Mentre Emma segue i fili logici di un enigma che sembra sfuggire a ogni razionalità, Maia rimette mano ai tarocchi per cercare di far pace con il passato. E, forse, per ritrovare sua sorella.
La scrittrice californiana Tess Gerritsen torna nelle librerie con il giallo 'L'estate delle spie', edito da Longanesi.
Maggie Bird credeva che Purity fosse il paradiso. Un tranquillo villaggio sulla costa del Maine dove godersi la pensione contemplando l’oceano e chiacchierando di libri con le amiche, sorseggiando un buon Martini: cosa potrebbe mai rovinare l’idillio? Facile: prima la sparizione della figlia adolescente di una ricca famiglia, poi un amico, nonché vicino di casa, che viene accusato ingiustamente, mentre la polizia brancola nel buio; ciliegina sulla torta: un cadavere in avanzato stato di decomposizione che spunta dalle acque di uno stagno. Maggie e il resto del Martini Club, cui si sono uniti gli ex colleghi della CIA in pensione, non possono fare altro che accantonare libri e cocktail e ricominciare a indagare. La situazione, però, è persino più complessa e pericolosa di quanto possa sembrare a una prima occhiata, perché tutti gli eventi che hanno gettato la cittadina di Purity nel caos sono collegati tra loro. Segreti sepolti da tempo sono pronti a riemergere dalle sabbie del passato e la Signora delle spie dovrà scoprire la verità prima che sia troppo tardi.
Il maestro islandese del poliziesco, Arnaldur Indriðason, torna nelle librerie italiane con il nuovo 'Con la massima discrezione', edito da Guanda.
Da giorni imperversa su Reykjavík una fitta nevicata che ha imbiancato tutto e non accenna a diminuire. In condizioni del genere è sconsigliato uscire, ma l’anziana donna che quella mattina si presenta alla centrale di polizia pensa di avere a che fare con una faccenda davvero importante. Fra gli oggetti del marito mancato da poco ha appena trovato una Luger degli anni Quaranta, nascosta dietro una cassetta degli attrezzi in garage. Non l’aveva mai vista prima, il marito non andava a caccia e non aveva motivo di possedere una pistola. La Scientifica non tarda ad appurare che si tratta dell’arma di un delitto commesso nel 1955 nel quartiere popolare dei Múlar, la cui vittima era un ventenne di nome Garðar. Tuttavia, non c’è nulla che colleghi il defunto a quell’omicidio. A chi apparteneva allora la Luger? Konráð si ricorda benissimo di avere visto un’arma identica fra le mani di suo padre... Tutti gli indizi portano a vecchie conoscenze del detective, criminali che hanno gestito e coperto per anni sordidi giri di pedofilia. Il cerchio si stringe attorno al colpevole e Konráð sente di essere a un passo dalla verità. Ma sarà una verità difficile da accettare.
Sellerio riporta in libreria 'La gatta ci ha messo lo zampino', uno dei gialli che la scrittrice statunitense Dolores Hitchens ha dedicato tra il 1939 e il 1956 ai "misteri della gatta".
L’arrivo di una lettera inattesa sconvolge la vita ordinata delle sorelle Murdock e della gatta Samantha a Los Angeles. Ad inviarla è stata Prudence Mills, la nipote di una vecchia amica, che spera di poter contare sulle doti investigative di Miss Rachel. Prudence ha paura: pochi giorni prima, l’inquietante disegno di una mano mutilata, accompagnato da una scritta sibillina, è stato lasciato sotto la porta di casa Mills. Subito si accende la curiosità di Rachel e l’ansia di Jennifer, la quale teme che la sorella si lasci coinvolgere in una nuova pericolosa indagine. Le sue proteste, però, servono a poco: l’arzilla settantenne, indossato il taffetà d’ordinanza, ha già preparato bagagli e cestino da viaggio per Samantha ed è pronta a raggiungere Prudence Mills a Crestline, dove vive con le sue sorelle. Immersa nella neve e nel silenzio, Crestline sembra il luogo perfetto per una vacanza ristoratrice, ma l’atmosfera si fa presto carica di tensione e di mistero. Tra le vette innevate incombe una sensazione di minaccia opprimente, rafforzata da scoperte inattese: il volto sfregiato di Prudence, l’arrivo di nuovi indecifrabili biglietti, visite di sconosciuti nella notte. E una casa, quella degli Schuyler, forse troppo vicina al cottage delle sorelle Mills. Tra affari poco limpidi, menzogne, rancori e segreti di famiglia, Miss Rachel dovrà affrontare due inspiegabili omicidi e avviare le indagini. Unica arma, come sempre: la sua acuta capacità di leggere l’animo umano. Immancabile alleata, più o meno consapevole: la gatta Samantha, col suo setoso pelo nero e gli occhi verdi carichi di complicità. Mentre il caso sembra deviare su orbite nuove e inspiegabili, la vita di Miss Rachel sarà messa in serio pericolo da un nemico lontano, capace però di osservarla attraverso «le barriere del tempo e della morte». Un nemico contro il quale ben poco potrà fare la disperata protezione del burbero tenente Mayhew. "La gatta ci ha messo lo zampino" è un romanzo di mistero e di suspense, scritto con l’eleganza divertita che contraddistingue i casi dell’anziana detective e della sua inseparabile gatta. Se è vero che tutti i felini, indifferenti a compiacere gli altri, tendono all’introversione meditabonda, la gatta Samantha – come ha scritto Joyce Carol Oates – ha proprio "il genere di personalità adatta all’investigazione obiettiva e allo smascheramento degli inganni". In altre parole: a metterci lo zampino. Difficile resisterle.
Si intitola 'Da Francesco a Leone' (EDB - Edizioni Dehoniane Bologna) il saggio con cui il teologo gesuita padre Antonio Spadaro, sottosegretario al Dicastero Vaticano per la cultura e l'educazione, introduce al pontificato di Papa Leone in relazione a quello del suo predecessore Francesco.
Quando il nuovo Papa si è affacciato alla loggia delle benedizioni, ha suscitato emozioni e attese. Da allora molto si è detto e commentato, paragonando lo stile di Francesco e quello di Leone. Al di là dell’ovvia osservazione che un Papa succede sempre a un altro e ne prende a carico l’eredità, pochi hanno cercato di approfondire il legame tra i due pontefici. Spadaro lo ritrova nel tema dell’inquietudine, come marca dell’umano contemporaneo. Questione agostiniana e pure profondamente ignaziana, l’inquietudine permette di avere una traccia per annunciare il vangelo oggi. La riflessione è arricchita da tre testi: una introduzione di Bergoglio a un testo su Agostino, la sua omelia al capitolo generale dell’ordine agostiniano e un’ampia intervista nella quale Prevost parla della sua visione della chiesa e dei suoi rapporti con Francesco.