A cura della Redazione
Cultura e informazione, un binomio perfetto. E’ “TorreScuola News” il primogenito di questa combinazione vincente. Un giornale in classe realizzato grazie alla collaborazione tra il periodico TorreSette e gli studenti dell’ISA De Chirico, l’ISIS Graziani e l’ISIS Pitagora. Un’iniziativa, questa, patrocinata dalla Regione Campania, che ha avuto come fine ultimo il permettere ai giovani di percorrere un itinerario educativo che modifichi, o annulli del tutto, i comportamenti o atteggiamenti negativi che possano creare condizioni di disagio. Il progetto si è articolato in tre fasi: distribuzione del periodico, che ha rappresentato un elemento di informazione sulle problematiche della città, in modo che gli studenti potessero farne oggetto di discussione; partecipazione al corso teorico-pratico tenuto dai redattori di TorreSette nella sede del periodico, per apprendere le nozioni di base dell’attività giornalistica; in ultimo, la realizzazione di “TorreScuola news” in cui sono stati inseriti gli articoli scritti dagli studenti. Ogni servizio giornalistico riprende argomenti attuali della città. In primis la camorra, la fantastica intervista a Giancarlo Siani, la tanto discussa “ZFU”, fino all’importanza del turismo, considerata l’ancora di salvezza per Torre Annunziata. Ad ogni scuola sono state messe a disposizione due pagine, in modo da dare spazio ai diversi pensieri. Forse un giornale di questo tipo è uno strumento efficace per dar voce agli alunni, unificare molteplici interessi e attività, promuovere la creatività, favorire una partecipazione responsabile alla vita sociale. E’ anche un modo per sfruttare la potenzialità didattica di questo tipo di attività: si incanalano diverse competenze (comunicative, grafiche, logiche, sociali, relazionali, informatiche), si attiva la fantasia e si sviluppa il senso critico. Un’idea, questa, che va al di là del prodotto finito. E’ un modo che permette ai giovani di aprire le porte ad un mondo inesplorato come quello dell’informazione. Scoprire una nuova passione: il giornalismo.Difatti, sorprendente è la qualità di ogni pezzo, elaborati che lasciano intravedere che forse, un giorno, qualcuno di questi ragazzi potrà diventare un vero giornalista. In attesa di ciò, gli studenti e docenti coinvolti nel progetto “Torrescuola news” sono stati omaggiati di targhe e pergamene dal direttore di TorreSette Giuseppe Chervino e dal fondatore Antonio Gagliardi, lo scorso venerdì all’Istituto d’Arte de Chirico. Un momento di grande scambio culturale e di insegnamento. Una “trasmissione di notizia”, una lezione sulla stampa, ma anche di vita vissuta, perché a volte è attraverso gli occhi di chi ci ha preceduto che si impara un’arte. Il giornalismo è sì una professione, ma è anche una passione. E’ lo scegliere tra l’essere “giornalisti giornalisti” e il “giornalista impiegato”. Una scelta di vita e perché no, di fortuna. Ma giornalisti si nasce o si diventa? Lui, il sommo Indro Montanelli, non aveva dubbi: «Giornalisti si nasce!» amava ripetere. Forse è vero, forse no. Dipende da cosa si intende per giornalismo. Il dibattito è serrato e non accenna a placarsi. Il giornalismo è un cane da guardia. Lo sappiamo. Il giornalismo è il quarto potere. Sappiamo anche questo. Spesso però è servile, politicizzato, appiattito. E allora, che cosa c’è di nuovo? Oggi c’è chi pensa che sia diventato uno show, ma il giornalismo non è audience. E’ realtà, è vita quotidiana. Certo non è il caso di riportare definizioni o schemi teorici, basta una semplice ricerca in rete per conoscerle. Il giornalismo è tutt’altra cosa. E’ quello che va al di là della notizia del giorno e cerca fatti ignoti, più profondi. E’ il raccontare una vita, denunciare un’ingiustizia. Parlare al lettore e dare, attraverso le parole, “l’immagine” di ciò che vogliamo rivelare. Questo è l’ insegnamento di un grande giornalista torrese, la punta di diamante di questo periodico. C’è che, fuori dal mondo dorato, fatto di contratti nazionali dei vari professionisti dell’informazione, esiste una generazione di ragazzi che sogna di sfondare nel giornalismo, magari di un genere più particolare, quello più audace, più pericoloso, quello più difficile. Forse il vero giornalismo. Arrivarci non è semplice. Capita però, che occasioni come quella del “giornale in classe”, ti diano l’ input. Questa testata, infatti, permetterà, agli studenti interessati, di collaborare e, perchè no, conseguire l’iscrizione all’albo dei giornalisti. C’è chi garantisce che l’anno prossimo si ripresenterà questo progetto. Ed è già una grande chance. Se si “arrivi” oppure o no, l’essenziale è iniziare, guardare l’oltre e non restare con gli “occhi sul muro”. Sognare, ci è ancora permesso. Provare si può. ENZA PERNA (Dal periodico TorreSette del 12 marzo 2010)