A cura della Redazione
Riesplodono le proteste alla rotonda panoramica. Quella trascorsa è stata una dura notte tra i manifestanti, sempre presenti sulla rotonda, e le forze dell´ordine. Con l´arrivo dei compattatori sono scattati i primi focolai di protesta, questa volta sul versante di Terzigno dove il presidio sembra essere stato abbandonato dalla popolazione locale e dove, a quanto riferito, i compattatori da qualche giorno godono del libero passaggio. Ma questa notte a riavvivare la scena ci hanno pensato le donne di Boscoreale e le "Mamme Vulcaniche". Dopo le due, un folto gruppo di donne sono comparse sull´ex presidio di Terzigno riuscendo a bloccare tre autocompattatori. Non sono mancate scene da panico. Immediato l´intervento delle forze dell´ordine che presidiavano lo snodo del "Rifugio", che intimavano di abbandonare la sede stradale. Alcune delle donne intervenute per fare i controlli dei mezzi in transito, che di fatto spetterebbero ai tutori del traffico locali e che fino ad oggi solo in qualche circostanza hanno effettuato, si sono schierate davanti ai mezzi riuscendone a bloccare il transito. A seguito di ciò, scattava l´assalto delle forze dell´ordine che, prendendo letteralmente di peso queste ultime e accostate sui lati della carreggiata, sono riusciti a ripristinare il transito degli autocompattatori che a gran velocità si sono avviati verso lo sversatoio di Cava Sari. Affievolita la tensione su questo versante, si è subito riaccesa su quello di Boscoreale, ma questa volta non c´è stato nessun contatto con i tutori della legge. I cittadini presenti sul sito, accompagnati da alcuni consiglieri comunali, di opposizione, di Boscoreale e Boscotrecase, sono riusciti a bloccare diversi compattatori appurando poi che il carico trasportato, come è sempre accaduto dal momento in cui è stato firmato l´accordo dei 18 comuni, non era conforme. Ma questa volta i camion invece di essere rispediti al mittente, sono stati fatti transitare sotto la scorta della polizia verso lo sversatoio, in deroga al trattato siglato. A fine nottata si è verificato un caso raccapricciante. Sarà stata la rabbia covata da alcune persone, vista la situazione che si palesa giornaliermente ai danni dell´intera comunità vesuviana e la totale assenza delle istituzioni, e viste le contunue infrazioni dell´accordo siglato che si verificano giornaliermente da parte dei Comuni firmatari, qualcuno ha pensato bene di incendiare una quantità di rifiuti nei pressi del portone, già precedentemente dato alle fiamme, della Casa Municipale di Boscoreale. Stamane non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino: il ricostituito presidio è stato attaccato dalle forze di polizia locale, nell´area confinante di pertinenza del comune di Terzigno. Sul posto è intervenuto il consigliere comunale del Partito democratico, Raffaele De Falco, che ha asserito che l´atto è l´ennesima provocazione del sindaco Langella che rimane assente dal problema e complice del complotto politico ai danni del territorio. V.M.