A cura della Redazione

Ieri sera, penultima puntata del “L’amica geniale - Storia del nuovo cognome ”, la seguitissima fiction di Rai 1 che sta inchiodando al piccolo schermo la fetta maggiore di pubblico.

Uno dei protagonisti, Giovanni Amura, che interpreta nelle serie televisiva il ruolo di Stefano Ceccacci, marito di Lila (Gaia Girace), è stato ospite, proprio ieri sera, del programma “I soliti ignoti”, condotto da Amadeus.

Amura, 28 anni, è di Torre Annunziata dove vivono i suoi genitori, papà Luigi e mamma Titti. Ha frequentato il II Circolo didattico e la scuola media Alfieri. Ed è stato proprio qui che ha scoperto la sua passione per il teatro iniziando a fare laboratorio teatrale con le professoresse Maria Esposito, Carla Raiola e Giovanna Simone (intervista a torresette.news).

Ma torniamo ai “Soliti Ignoti”. La concorrente doveva scegliere quale tra le quattro opzioni rimaste (rappresentante di aspirapolvere; rispondeva a telefono in hotel; ha un allevamento di maiali; ha il record mondiale di apnea) era quella da assegnare al giovane attore. Risposta facile, la seconda, perché Giovanni, dopo essersi diplomato all’istituto alberghiero di Vico Equense, per sbarcare il lunario era stato telefonista presso un hotel.

Intanto lunedì 3 marzo andrà in onda l’ultima puntata de “L’amica geniale 2”, fiction tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante. Vi anticipiamo la trama.

Gli anni trascorsi a Pisa come studentessa universitaria trasformano Elena (Margherita Mazzucco) in una ragazza colta, elegante e disinibita. Quando torna a Napoli per le vacanze di Pasqua  trova Lila profondamente cambiata, avvilita e sfiduciata tranne che per la dedizione che mette nel suo ruolo di madre. Lila è terrorizzata all'idea che il marito Stefano possa trovare i suoi diari, pertanto li affida all'amica che non resiste alla tentazione di leggerli. E’ da quel momento che molte cose le diventano improvvisamente chiare.

Rientrata a Pisa e travolta dai ricordi dell'adolescenza nel rione, Elena si butta a capofitto nella stesura del suo primo romanzo. Viene avvicinata da un ragazzo garbato e distinto, Pietro Airota, figlio di uno stimato professore universitario