Quante volte ci siamo detti che il futuro di Torre Annunziata è nel turismo? Io stesso, meno di tre anni fa, scrissi un articolo dal titolo “Il turismo a Torre Annunziata? Non siamo all’anno zero”.

Già perché le risorse naturali, quelle che rendono una città attrattiva, ci sono tutte: mare, spiaggia, porto, scavi, terme, clima, vicinanza al Vesuvio, a Pompei e alle costiere sorrentine ed amalfitane.  E anche dal punto di vista delle strutture ricettive non siamo messi proprio tanto male: un albergo, un ostello della gioventù e oltre 80 tra B&B e case vacanze, grazie anche ad una nuova classe imprenditoriale.

Dove invece scontiamo ancora un grosso gap è nella mentalità di una parte dei cittadini che proprio non riesce ad emanciparsi e fare un salto di qualità. Mi riferisco in particolare a chi quotidianamente sversa rifiuti in ogni dove, rendendo la città perennemente sporca. O chi non rispetta i beni pubblici (panchine, giostrine, spiagge, ecc.), comportandosi da incivile.

Ma il compito di un’amministrazione comunale non è solo quello di governare ma anche quello di saper educare. Come? Innanzitutto con un’azione incisiva nelle scuole attraverso progetti di educazione civica che coinvolgano alunni e studenti. Spesse volte, in alcuni ambienti, sono proprio i figli a dare il buon esempio ai genitori. Poi con una campagna di educazione civica martellante attraverso manifesti e/o spot su tv locali, con personaggi noti di Torre Annunziata (Stefano De Martino, Imma Testa, Ciro Immobile, ecc.). Insomma, tanta prevenzione ma anche, quando occorre, la giusta repressione per punire chi non rispetta le regole del vivere civile.

E ancora una pulizia quotidiana, costante dei luoghi più frequentati, o tipici, della città, che dovrebbero rappresentare il biglietto di visita, ma che invece sono lasciati il più delle volte nel degrado più assoluto. Qui sono evidenti le mancanze dell’amministrazione comunale che dovrebbe avere maggiore riguardo verso questi luoghi.

Perché non si può chiedere ai cittadini di comportarsi civilmente se non si dà il buon esempio e lasciare nel degrado intere zone della città. Un esempio? Le rampe che collegano la città con il mare, una serie di scalinate che consentono di raggiungere in pochi minuti la zona del porto e quella degli stabilimenti balneari: Discesa Equipaggi, Rampa Porto, Rampa dei Naviganti, Rampa dei Mugnai e Rampa Lavatoio. In altre città le rampe rappresentano luoghi caratteristici che attraggono turisti, qui da noi più di una viene lasciata nel degrado più assoluto ed utilizzata a mò di orinatoio o per drogarsi.

Rampa Lavatoio e il B&B "I Patrizi"

La contraddizione è evidente tra pubblico e privato in Rampa Lavatoio, la rampa vicina all’ex cine-teatro Metropolitan, che collega corso Vittorio Emanuele III con via Castello. Qui opera un B&B di altissimo livello “I Patrizi”, frequentato da turisti provenienti da tutto il mondo. Non solo otto stanze, i cui arredi mescolano tra di loro i colori della terra e del mare, ma anche un raffinato ed accogliente lounge-bar, favolose jacuzzi e terrazza vista porto. 

Ebbene, ecco come si presenta Rampa Lavatoio (foto), il biglietto da visita per i turisti: sporca, piena di erbacce e rifiuti di ogni genere, scarsamente illuminata.

Allora una domanda semplice semplice: “E’ possibile pensare ad una sua riqualificazione con videosorveglianza, e - per evitare pericolose frequentazioni - organizzare in loco, soprattutto d’estate, piccoli eventi per renderla maggiormente fruibile?”.

E’ ora di riappropriarci dei nostri luoghi caratteristici, rivitalizzandoli non solo per i turisti ma anche per noi stessi. Se crediamo tutti ad un futuro turistico di Torre Annunziata, e ora di rimboccarci le maniche e agire di conseguenza.

(Foto di Gino Malacario)