Il nostro giornale ha intrapreso da tempo una battaglia contro l’incuria del verde pubblico. Mai negli anni addietro c’è stata una sciatteria così evidente nei confronti della manutenzione del verde cittadino (alberi potati in ritardo sui corsi principali, mai potati invece in Villa comunale e su via Caracciolo, marciapiedi invasi ovunque da vegetazione, ecc.)
Ben vengano feste e festicciole, il Premio Oplonti, il Vesuvio Food Fest (ne abbiamo parlato positivamente in più di un articolo), ma è incomprensibile come si possano invitare i cittadini a vivere la città, i turisti a visitare le nostre bellezze se poi non si ha un minimo di cura per il verde cittadino (e non vogliamo toccare il tasto di strade e marciapiedi impraticabili).
L'ordinanza del sindaco Corrado Cccurullo
Ma ultimamente quello che ha attratto la nostra attenzione è stata un’ordinanza del sindaco Corrado Cuccurullo.
Di cosa si tratta? L’ordinanza invita una società proprietaria di un terreno privato di via Caravelli di provvedere alla manutenzione urgente dell'area, in quanto la stessa versa in "condizioni di semi abbandono". Secondo quanto riportato nell’ordinanza, la vegetazione incontrollata "facilita la proliferazione di animali pericolosi e insetti nocivi, creando un rischio per la salute pubblica".
Nulla da eccepire, un intervento necessario e legittimo in caso di emergenze sanitarie, ma che pone un interrogativo. Perché per le aree private sì e per quelle pubbliche no? In sostanza un decoro a due velocità: tolleranza zero per i privati, silenzio sul degrado delle aree comunali. Ci riferiamo, tra le altre, all’area del Parco Parnaso attigua all’ingresso da corso Umberto I.
Qui, la proliferazione di zanzare, mosche, calabroni e bisce, unita al rischio incendio dovuto alla vegetazione secca, non è stata mai affrontata in maniera seria. Al suo interno, inoltre, ci sono tre bustoni ben sigillati, pare sversati recentemente, il cui contenuto appare sconosciuto. Esiste un sistema di videosorveglianza in Villa Parnaso? Se sì, è possibile risalire a chi ha depositato quelle buste?
L’area, che si trova nelle vicinanze di abitazioni private e del trincerone ferroviario, rappresenta un pericolo evidente per i residenti e per la sicurezza in generale.
Non è la prima volta che il problema della sua manutenzione viene sollevato dal nostro giornale, soprattutto con l’arrivo della stagione estiva. Tuttavia, nonostante qualche intervento sporadico, la situazione continua a persistere senza soluzioni definitive.
L'invito alla sensibilità dell’assessore all’Ambiente, Daniele Carotenuto, diventa quindi ancor più urgente: è necessario che l’Amministrazione comunale si adoperi per risolvere una volta per tutte questa incresciosa situazione, che si trascina senza una risposta adeguata da troppo tempo.
Ma più in generale l’amministrazione comunale si impegni a mantenere un minimo di decoro urbano investendo molto di più nell’immagine della città. Altrimenti continuare a parlare di turismo diventa retorica allo stato puro, buono solo per illudere i tanti cittadini che ancora credono nel cambiamento.