A cura della Redazione

«Il rilancio turistico di Castellammare di Stabia passa dal ripristino del decoro urbano e dalla tutela ambientale. Non possiamo permetterci di restare inermi di fronte al degrado che impera proprio lì dove nascono le nostre ricchezze, nelle aree turisticamente strategiche della nostra città».

A denunciarlo sono le deputate del Movimento 5 Stelle Teresa Manzo e Carmela Di Lauro, che hanno inviato un esposto all’Arpac, all’Asl Napoli 3 Sud, al sindaco Gaetano Cimmino, alla Polizia Metropolitana e al Noe dei carabinieri di Napoli, per denunciare casi di inquinamento ambientale nel quartiere Quisisana. Nella zona, infatti, sono stati depositati da ignoti decine di sacchi neri di immondizia lasciati a pochi passi dagli Scavi di Stabia, oltre a decine di lastre di amianto.

«Pochi giorni fa - spiegano Di Lauro e Manzo - alcuni turisti sono inciampati nelle ingombranti lastre abbandonate rischiando di perdere l’equilibrio e procurarsi delle ferite da taglio. E’ una situazione imbarazzante, oltre che indecorosa, per le centinaia di turisti e non che per raggiungere l’ingresso di villa Arianna sono costretti ad effettuare un percorso a dir poco accidentato per accedere nel sito archeologico. A ciò si aggiunge il grave rischio per la salute pubblica costituito dalla potenziale dispersione delle fibre di amianto. Chiediamo di intervenire con urgenza per accertare le responsabilità di quanto accaduto e bonificare subito l’area. Non è un caso che il nostro ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, abbia individuato nel perseguimento degli ecocriminali una delle direttrici delle politiche da mettere in campo in Campania e in tutta Italia. Il Daspo contro chi commette reati ambientali sarà uno strumento capace di allontanare i criminali dei rifiuti. Però, un’attenzione delle istituzioni, soprattutto nei Comuni, è il punto di partenza per un’operazione di rinascita, ambientale, turistica e culturale del nostro territorio», hanno concluso le due parlamentari.

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