A cura della Redazione

«La criminalità, la corruzione non si combattono soltanto con i carabinieri. Le persone per scegliere devono sapere. Devono conoscere i fatti. Allora quello che un “giornalista” dovrebbe fare è questo: informare». Un concetto che Giancarlo Siani sosteneva negli infuocati anni ’80, ma che risulta ancora tremendamente attuale.

Da oggi la sala stampa del comune di Castellammare di Stabia è intitolata a Giancarlo Siani. Nella città delle terme era ubicata la redazione provinciale del quotidiano “Il Mattino” che il giornalista, barbaramente assassinato il 23 settembre 1985, frequentava.

Paolo Siani, il fratello parlamentare di Giancarlo, ha commentato così l’evento: «Sono commosso. La voce di Giancarlo è ancora forte e chiara tra noi. La camorra me l'ha brutalmente sottratto 36 anni fa ma il suo esempio continua a fare breccia in tanti giovani cronisti e indica da che parte stare: a sostegno della libertà di stampa, dei cronisti minacciati, di chi con impegno, passione e sacrificio quotidiani ribadisce ogni giorno il valore della sana informazione, che è fondamentale per la democrazia».

All’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna e Antonio Irlando, lo storico collega-amico di Giancarlo. Il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino ha sottolineato il motivo fondamentale della decisione dell’amministrazione comunale: «L'obiettivo è quello di tramandare alle future generazioni la storia di Giancarlo Siani, esempio di coraggio, di legalità, di passione per ciò in cui si crede fermamente».