A cura della Redazione

Pupetta Maresca, la “lady camorra” degli anni Ottanta, è morta all’età di 86 anni nella sua casa di Castellammare di Stabia.

La Maresca è stata la moglie del boss Pasquale Simonetti (detto Pascalone ‘e Nola), ucciso nel 1955. La vendetta della Maresca arrivò implacabile: la donna, a soli 20 anni, incinta del primo figlio, uccise il mandante dell’omicidio del marito, Antonio Esposito.

Per l’efferato assassinio, fu rinchiusa nel carcere di Poggioreale, dove partorì il primo figlio, Pasquale.

Nel 1970 si innamorò del camorrista Umberto Ammaturo, dal quale ebbe due gemelli, Roberto e Antonella.

Nel 1974 il figlio Pasquale sparì, probabilmente ucciso in un agguato: il corpo non fu mai ritrovato (secondo alcuni, venne rapito, legato ad un sasso e gettato in mare). Pasquale non aveva accettato la relazione della madre con Ammaturo e più volte lo aveva minacciato. Dell'omicidio fu subito sospettato il patrigno, ma la Maresca non accettò mai del tutto questa ipotesi.

La donna negli anni Ottanta si scagliò apertamente contro Raffaele Cutolo e la sua Nuova camorra organizzata.

Nel 1986 venne arrestata per affiliazione alla Nuova Famiglia. Una volta libera, tornò a vivere nell sua città natale, Castellammare di Stabia.

La vita della Maresca è stata anche soggetto di una fiction con Manuela Arcuri.