A cura della Redazione

Cadde da una altezza di 6 metri a causa dello sfondamento di alcune lastre di copertura in plexiglass del tetto di un capannone industriale su cui stava camminando, operaio si ferì seriamente. Confermata anche in Appello la condanna al titolare/datore di lavoro di una ditta di installazione e manutenzione di impianti industriali a Sant'Antonio Abate, che doveva rispondere di lesioni personali per conseguenza di violazione delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Dopo 12 messi dalla pronuncia del Tribunale di Torre Annunziata a conclusione della prima istanza di giudizio (era il 17 febbraio 2021), e ad appena 8 mesi dal deposito della relativa sentenza, in II grado i giudici della Corte d'Appello di Napoli - II Sezione Penale - hanno condannato - con sentenza del 28 gennaio scorso - l'imputato, tra l'altro fratello dello stesso operaio, a 4 mesi di reclusione con pena sospesa e al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore del Sindacato costituitosi parte civile e rappresentato dagli avvocati Domenico Di Criscio ed Aldo Avvisati, rispettivamente del Foro di Napoli e di Torre Annunziata, oltre al pagamento delle spese di assistenza e rappresentanza legale. Le motivazioni della sentenza di Appello verranno rese note entro 90 giorni.

Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Avvisati, specialista in Diritto della Sicurezza sui luoghi di lavoro: «La notazione di rilievo - afferma -, tra le altre, è la speditezza che vi è stata nella fissazione, prima, e celebrazione, poi, dell'udienza stessa. Un processo celere e giusto è a garanzia di tutte le parti processuali coinvolte che intendono fare emergere la verità dei fatti ed, al contempo, tutelare la propria posizione. La certezza del processo, infine, è tra le variabili in grado di contribuire all'affermazione di quella Cultura della Sicurezza di cui, anche di questi tempi, vi è grande fame».