A cura della Redazione

Sequestrata ristorante a Castellammare di Stabia. La Polizia Locale, il 19 ottobre scorso, ha eseguito il provvedimento - di natura preventiva - disposto dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina.

Viene contestata la realizzazione abusiva del locale, situato in via Ponte Persica, in quanto ricadente in area sismica sottoposta a vincoli storici, artistici, archelogici, paesistici e ambientali.

Le indagini avrebbero accertato che l'immobile sarebbe stato realizzato in assenza del permesso di costruire. Lo stesso era già oggetto di istanze di condono edilizio e di una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) in sanatoria, non ancora, tuttavia, esitate e sulle quali era già intervenuto - con parere negativo - il SUAP (sportello unico attività produttive) del Comune stabiese.

Le opere ritenute abusive sono rappresentate da un "volume esterno costituito da una struttura portante in travi e pilastri in profilati metallici, chiuso su tre lati da vetrate (parti fisse e parti apribili) e superiormente da pannelli coibentati rivestiti da doghe in legno", ed inoltre lo stesso volume risulta "direttamente collegato a un altro locale, di cui costituisce ampliamento, e pavimentato con presenza di impianti elettrici e di illuminazione". Sequestrata anche "un'aiuola esterno chiusa da un muretto basso, su cui è stato installato il totem riportante la denominazione del locale commerciale". Ed infine, contestata la "diversa distribuzione degli spazi interni con la fusione di due sub catastali ottenuta mediante apertura, nella muratura portante, di due vani".