A cura della Redazione

Riqualificazione dell'ex Seminario a Castellammare di Stabia. Alla presenza del Sovraintendente dell’Area Metropolitana di Napoli, della funzionaria di zona della Soprintendenza, dei tecnici comunali e della Curia arcivescovile stabiese, si è svolto un importante sopralluogo presso il complesso immobiliare collocato alle spalle di piazza Giovanni XXIII, corrispondente all’antica insula francescana di origine trecentesca.

L'obiettivo è quello di valutare le condizioni di fattibilità per l’attuazione di un primo lotto di restauro del bene per una spesa complessiva di 3,8 milioni di euro, ammessi a finanziamento con la legge di stabilità 2015.

L’intervento, che prevede la compartecipazione di più attori tra cui l’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia, la Curia come comproprietaria della struttura e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli in qualità di Stazione Appaltante, si prefigge lo scopo di realizzare, al piano terra, spazi da destinare ad incontri culturali, mostre ed eventi. Al primo piano dell’immobile, invece, verranno creati ambienti da adibire ad aule multimediali, aule per la formazione, scambi culturali, sale per la musica e le arti applicate da porre a bando coinvolgendo cooperative di giovani ed associazioni attive sul territorio.

Al secondo piano, infine, nascerà - nell'intento progettuale - un ostello per la gioventù da offrire in gestione a cooperative giovanili.

Fulcro del progetto di restauro sarà il recupero totale dell’antico chiostro francescano attraverso l’eliminazione dei tompagni e delle chiusure che attualmente ne limitano fortemente l’unità formale ed architettonica, ponendolo in diretta contiguità con l’antistante piazza Giovanni XXIII.

Così rinnovato il bene si configurerà nel suo complesso come la vera “porta” d’ingresso al centro storico stabiese, sottraendo tutta l’area ad una condizione di degrado ambientale ed architettonico.

All’esito del sopralluogo si è convenuto di dare avvio alla programmazione dell’intervento attraverso la sottoscrizione in tempi brevi di un protocollo d’intesa tra le parti volto a disciplinare la gestione degli spazi che caratterizzeranno il nuovo "ex Seminario".