A cura della Redazione

Resi noti i risultati delle indagini, conferite dal Comune di Castellammare di Stabia ad una ditta specializzata, sullo stato di salute di 24 esemplari arborei radicati su Viale degli Ippocastani.

Uno studio condotto secondo la metodologia V.T.A. (visual tree assessment) con l’utilizzo di Tomografo Sonico che ha permesso di ricavare un quadro complessivo relativo ai diversi gradi di “pericolosità” di ogni arbusto rispetto all’incolumità di persone e beni materiali.

La metodologia segue un protocollo di interventi, azioni e verifiche che sottopongono l'albero prima ad analisi visiva e conseguentemente a quella strumentale, alla ricerca di caratteri diagnostici significativi, segni, sintomi e/o difetti, analisi del tessuto legnoso interno, con l’obiettivo di valutare se, ed in quale misura, il fattore di naturale sicurezza dell’albero si sia ridotto. Il giudizio di merito, circa il grado di pericolosità del soggetto arboreo indagato, viene espresso come attribuzione ad una Classe di Propensione al Cedimento e contempla gli interventi più opportuni alla gestione del rischio.

Dalle analisi, eseguite nei giorni 9 e 10 agosto scorsi, si evince che 23 ippocastani manifestano segni, sintomi o difetti gravi, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza dell’albero sia ormai esaurito. Per questi alberi è previsto l’abbattimento, essendo le prospettive future gravemente compromesse, ed ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile solo con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura.

Resterebbe "in vita" solo un ippocastano, per il quale si rendono necessari interventi urgenti di potatura di alleggerimento della chioma, rimonda del secco ed eliminazione branca a rischio di schianto e con successivo e periodico monitoraggio e controllo dei parametri morfofisiologici e di stabilità entro e non oltre il periodo di un anno.