A cura della Redazione

La notizia dell'accoglimento del ricorso del sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino e di consiglieri comunali, da parte del Consiglio di Stato, contro lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune di Castellammare di Stabia ha fatto presto il giro della città.

I giudici di Palazzo Spada hanno annullato, con rinvio, la precedente decisione del Tar del Lazio disponendo che a occuparsi del caso sia una nuova e diversa sezione del Tribunale amministrativo della Capitale.

«È una grande vittoria per la città - commenta la deputata e coordinatrice provinciale di Forza Italia, Annarita Patriarca -. Fin dalla lettura delle carte abbiamo sempre espresso rispettose ma ferme perplessità sulla reale fondatezza di un'accusa che ha ingiustamente macchiato una intera comunità interrompendo un'esperienza amministrativa, guidata dal sindaco Gaetano Cimmino, che con grande sacrificio e impegno stava lavorando per offrire agli stabiesi una nuova idea e una nuova visione della città, reduce da anni di insoddisfacenti gestioni politiche. E la sentenza del Consiglio di Stato conferma queste nostre iniziali impressioni quando parla di “estrema genericità delle motivazioni” che non consente “in alcun modo di comprendere il percorso logico-giuridico su cui il Tar ha fondato le proprie conclusioni”. Di fatto, abbiamo assistito a uno scioglimento al buio di un'Amministrazione comunale».