A cura della Redazione

Sant'Antonio Abate avrà la sua Cittadella Scolastica moderna e sicura”. Lo annuncia Ilaria Abagnale, sindaca di Sant'Antonio Abate, a margine dell'ultima seduta di Consiglio Comunale durante la quale è stata approvata all'unanimità la definitiva variante al PUC per il progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori di realizzazione della “Cittadella Scolastica Antonio De Curtis”.

“La nostra idea – afferma la sindaca di Sant'Antonio Abate – era poter dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini abatesi, che da oltre dieci anni attendono di poter avere nuovi edifici scolastici all’avanguardia, capaci di offrire agli alunni il perfetto contesto in cui formarsi. Questa opera sarà una svolta decisiva per il territorio, attesa per troppo tempo. Peccato – dice Ilaria Abagnale – che l'opposizione abbia deciso di non partecipare a questa importante seduta consiliare, che cambierà – in bene – la storia della nostra città e il futuro dei piccoli abatesi. Una seduta che è servita anche a votare il bilancio”.

La Cittadella Scolastica sorgerà in un'area di circa 8mila metri quadrati individuata in via Canale, dove sarà costruito il nuovo complesso che ospiterà oltre 40 aule e 15 spazi attrezzati tra mensa, nido, civic centre, palestra, biblioteca, auditorium, sale convegni per le aziende del territorio, e ancora aree a verde, un parco pubblico, orti didattici e spazi per sport come pista di atletica e tutte le infrastrutture necessarie tra parcheggio sotterraneo e nuova viabilità. Il progetto è stato realizzato in sinergia con il Dipartimento di Architettura DiARC dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

“Il primo lotto di lavori del nuovo campus scolastico – prosegue Ilaria Abagnale – è già totalmente finanziato. Inoltre, per realizzare le opere, ci sarà la cessione dei lotti terrieri da parte di 59 proprietari del suolo. In fase di pubblicazione della variante, non sono arrivate osservazioni né richieste ulteriori, il che ci permetterà di partire al più presto. È una grande visione di cambiamento per tutte le parti coinvolte, che ci rende particolarmente orgogliosi”.

“Il progetto risponderà alle esigenze della futura popolazione scolastica del nostro territorio. Infine, il progetto guarda anche ad aspetti puramente economici: i locali degli Istituti dismessi dopo l’apertura del Polo Scolastico ospiteranno le sedi di uffici e servizi territoriali per i quali il Comune da anni è costretto a pagare fitti ai privati. In questo modo – conclude Ilaria Abagnale – l'Ente avrà più fondi a disposizione”.