A cura della Redazione

Un blitz dei vigili urbani di Pompei presso due aree di parcheggio in prossimità degli scavi archeologici, al servizio di altre attività di accoglienza (ristoranti, chioschi e negozi di souvenir), riapre il capitolo spinoso della regolarità (anzi della mancanza di rispetto delle regole) dal punto di vista dell'osservanza alla normativa (commerciale ed urbanistica) delle attività connesse all’accoglienza turistica che influenzano l’immagine che si forma nel mondo della città di Pompei.

Prosegue senza sosta l’attività dei vigili urbani a contrasto degli abusivismi di parcheggi, ristoranti ed altre attività di accoglienza turistica intorno agli Scavi di Pompei. Non è facile accertare gli illeciti. Molte volte c’è scaltrezza nel trasgredire. Molto frequentemente i caschi bianchi si limitano, durante i sopralluoghi senza preavviso, a ritirare le carte e raccogliere le dichiarazioni dei responsabili per poi procedere all’accertamento delle evidenze che scaturiscono dal confronto delle prove acquisite alla luce della normativa di legge o regolamentare.

Un lavoro laborioso che si conclude con la denuncia alla magistratura e la notifica ai responsabili delle sanzioni di legge. Nello specifico, sembra già appurato nella verifica odierna (6 ottobre) che il primo parcheggio (I due Cesari), con ingresso da via Plinio, con annesso ristorante turistico e commercio di souvenir, abbia ampliato lo spazio riservato alla sosta a pagamento oltre il consentito, mentre l’attività commerciale sconfinerebbe oltre i limiti della licenza.

Per quanto riguarda l’area commerciale complessiva di Piazza Esedra (conosciuta come Suisse), mentre appare regolare la sosta delle automobili, si rilevano abusivismi che in alcuni frangenti sono in forma reiterata sotto l’alibi di interpretazioni di leggi fatte ad personam. E' il caso per esempio di un vero e proprio chiosco aperto all’interno dell’area ristorante mentre alcune strutture in ferro, precedentemente abbattute, sono state riproposte con l’ombrello a seguito di una Comunicazione Inizio Lavori (CIL) regolare che ne prevede 90 giorni di vita. 

twitter: @MarioCardone2  

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